I demografi aveva avvertito per tempo. È dagli anni 80 del secolo scorso che gli specialisti avevano previsto che questo momento sarebbe arrivato: il momento della crescita zero. Che non è esattamente sovrapponibile alla crescita economica zero, ma le due crisi sono in parte collegate. La bassa natalità deriva, in tutto l’Occidente, dalla evoluzione del costume e della cultura, ma anche dalle difficoltà economiche che frenano i giovani prima a sposarsi e poi a procreare. Sta di fatto che, stando al rapporto dell’Istat, nel 1914 il movimento naturale della popolazione in Italia (nati meno morti) ha fatto registrare nel 2014 un saldo negativo di quasi 100 mila unità, che segna un picco mai
raggiunto nel nostro Paese dal biennio 1917-1918 (primo conflitto mondiale). Sono stati registrati quasi 12 mila nati in meno rispetto al 2013. Al 31 dicembre 2014 la popolazione residente in Italia è dunque pari a 60.795.612 unità. Tale aumento è relativo alla sola componente maschile della popolazione (+17.026), mentre la popolazione femminile è in diminuzione (-4.082). Lo stesso calcolo, effettuato per la popolazione straniera, ha fatto registrare un incremento di 92.352 unità, portando i cittadini stranieri residenti nel nostro Paese a 5.014.437, pari all’8,2% dei residenti. Pochi e vecchi, gli italiani. L’età media è di 44,4 anni, in costante aumento di due decimi all’anno nel periodo 2011-2014. L’età media è elevata in tutte le regioni d’Italia pur se con intensità differenti: al Centro-nord supera i 45 anni mentre nelle regioni del Mezzogiorno il valore è di poco superiore ai 43 anni. La popolazione anziana (65 anni e oltre) che è pari al 21,7%, quasi un punto percentuale in più rispetto al 2011. In particolare, i cosiddetti “grandi vecchi” (80 anni e più) crescono ogni anno di un punto decimale, arrivando nel 2014 al 6,5% della popolazione. Le persone ultracentenarie in vita al 31 dicembre 2014 sono 19 mila (3 mila uomini e 16 mila donne). Le persone con almeno 105 anni sono più di 800, di cui solo un centinaio sono uomini. Infine le persone con 110 anni e oltre sono 18, tutte donne.