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La Cripta, magnifica e terribile, al centro di Roma

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Opera d’arte singolare, realizzata verso la prima metà del XVIII secolo, la Cripta dei Cappuccini nacque dall’esigenza pratica di fare posto ai nuovi defunti nel piccolo cimitero del convento e quindi trovare una giusta collocazione per le ossa dei frati riesumati. La geniale composizione diventa occasione eccellente per l’annuncio tutto positivo del senso cristiano della vita umana e dell’approdo di questa alla risurrezione. Nel 1631 i Frati cappuccini lasciarono il convento di S. Bonaventura, vicino a Fontana di Trevi, e vennero ad abitare in questo attuale della Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria in Roma, dove furono trasportati e collocati i resti dei religiosi defunti.
 Padre Michele da Bergamo, architetto cappuccino, nelle sue “Memorie”, scrive che, nell’aprile di quell’anno, trasportò qui, dal vecchio convento, i resti di san Felice da Cantalice poi “anco il corpo del R. P. F. Francesco Bergamasco, con tutte l’Ossa d’altri Frati, et anco quelli del S.r Marcantonio et Prospero Corteselli, riponendoli in luogo particolare”. Le ossa furono sistemate in un certo ordine lungo le pareti e si iniziò a seppellirvi frati ed anche i poveri di Roma, ai quali era riservato il sepolcro posto nel pavimento della cappella per la Messa. La prima volta che si parla di “nicchie, volte, qualche ornamento di soffitto con disegni regolari e piacevoli, lampade, croci, ecc.”. Si può supporre che l’opera di ornamento della cripta sia stata realizzata negli anni 1732-1775. In questo luogo, costituito da un corridoio lungo una trentina di metri, affiancato, attualmente, da sei ambienti, sono stati raccolti i resti mortali di circa 3.700 defunti, per lo più frati cappuccini. Tradizione vuole che la terra di questo cimitero sia santa, perchè trasportata qui dalla Palestina o addirittura da Gerusalemme. Si è avanzata l’ipotesi che il “geniale artista” che eseguì la decorazione dovette essere P. Raffaele da Roma, valente pittore cappuccino, morto a Roma nel 1805. Altri hanno individuato l’ideatore di questo “monumento funebre” in Padre Norberto Baumgartner
da Vienna (1710-1773), noto pittore cappuccino, presente con certezza nel convento di Roma nel 1745; di lui rimangono alcune opere anche nella chiesa soprastante il cimitero. Ma si è anche fatto il nome di Ennemond (Edmond) Alexandre Petitot (1727-1801 ), che fu a Roma dal 1746 al 1750.

Testo da http://www.060608.it/it/cultura-e-svago/beni-culturali/musei/museo-e-cripta-dei-cappuccini.html

Info:

http://www.cappuccinilazio.com/conventossconcezione/cripta/

http://www.cappucciniviaveneto.it