Delicate allegorie dei sensi, buie dispense e indaffarate cucine, animate taverne, tavole riccamente imbandite per banchetti sacri e profani, pane croccante, frutta e verdura dai vividi colori, pesci e crostacei lucenti di mare, selvaggina piumata, carni sanguinolente, salumi e odorosi formaggi, dolci preziosi come gioielli, vini e liquori vellutati colmano le quattro sontuose salette della Galleria Doria Pamphilj loro dedicate e saturano disensazioni i visitatori.
Aprirà al pubblico il 25 settembre l’esposizione Il nutrimento universale dell’arte. La collezione Doria Pamphilj e il cibo curata da Alessandra Mercantini con il patrocinio di EXPO 2015 attualmente in corso a Milano, che invita a compiere un viaggio all’interno del vincolo secolare che lega arte figurativa e cibo. Le opere in mostra, che comprendono capolavori dei Bassano e dei Lavagna, di Pasquale Chiesa, Ippolito Scarsella e Niccolò Stanchi, nonché notevoli prove dei fiamminghi Jan van Kessel, Johannes Hermans, David Ryckaert e David Teniers, fanno tutte parte della meravigliosa quadreria Doria Pamphilj e alcune tra esse, abitualmente collocate negli appartamenti privati dei principi Donna Gesine e Don Jonathan, vengono in questa occasione eccezionalmente offerte alla visione del pubblico per la prima volta.