Nella sua nuova creazione Virgilio Sieni sceglie di frequentare la musica di Igor Stravinskij e l’universo del rito con l’intento di iniziare un cammino nella frammentazione e nella composizione del corpo coreografico.
Una coreografia primitiva che vuole essere uno scavo archeologico del corpo; una coreografia che chiede agli interpreti di originare i movimenti dalle risonanze e dalle stratificazioni ritmiche della musica di Stravinskij affinché lo sguardo di chi osserva si abbandoni alla foresta dei gesti.
Danzare La Sagra della primavera significa indagare – tra intuito e struttura, rito e gioco – il sacrificio “come forma epifanica e morale del bene comune”, come scoperta dell’ignoto che scorre ai bordi della nostra vita, alla ricerca del gesto che dalle pieghe più profonde dell’individuo va a costruire una comunità.
A precedere La Sagra sarà un Preludio su musica di Daniele Roccato per riflettere sulla nuda vita che ci riporta al senso dell’archeologia, alla forma nella sua impossibilità di essere afferrata. I corpi appaiono come maceria e origine, ricomponendo un dizionario di movimenti primi e ricercando i prolegomeni del rito: tutti tentativi, verifiche, dettagli e accenni, pieghe del corpo sulla soglia dell’umanità; sestetto di donne, in esodo, naufraghe, che cade innocente nella mitologia quale fonte gioiosa del “noi” nel gesto.
orari spettacolo
venerdì ore 21.00
sabato ore 19.00
domenica ore 17.00
durata 70 minuti