Anche quest’estate Daniele Cipriani Entertainment propone al pubblico italiano un gigante – anzi una gigantessa – della danza internazionale, il cui nome appare sulle locandine dei teatri dell’opera, nei credit di pellicole vincitori di Oscar, brillando anche dalle mitiche luci di Broadway. Arriva a giugno la Twyla Tharp Dance, compagnia che porta il nome di una dancemaker fra le più originali delle ultime decadi del Novecento (ed ora anche del 21° secolo), creatrice di oltre 160 coreografie, di balletti, di musical a Broadway, di film cult come Hair, Amadeus e Il sole a mezzanotte….
Otto ballerini della Twyla Tharp Dance saranno al Teatro Verdi di Firenze – Florence Dance Festival (21 Giugno), al Ravenna Festival – Pala De André (24 Giugno) e all’Auditorium Parco della Musica – Luglio Suona Bene Roma (26 giugno): tre appuntamenti immancabili nel calendario estivo della danza in Italia.
Le creazioni dell’americana Twyla Tharp figurano nel repertorio delle maggiori compagnie in tutto il mondo: American Ballet Theatre, Balletto dell’Opéra di Parigi, The Royal Ballet di Londra, New York City Ballet, Joffrey Ballet, Boston Ballet, Australian Ballet, The Martha Graham Dance Company, per citarne solo alcune. Creazioni note per il loro estro, insieme ad un’apparente disinvoltura che cela, tuttavia, una precisione tecnica ed un’inventiva davvero geniale. Grazie alla combinazione di diverse forme di movimento – come il jazz, il balletto, la boxe e le proprie invenzioni – si può affermare che l’opera coreografica della Tharp, su una scelta di pagine musicali che spaziano da Bach al pop e con costumi spesso firmati da stilisti di grido come Oscar de la Renta e Ralph Lauren, espande i confini del balletto classico e della danza moderna.
Tra i lavori della Tharp ricordiamo Push Comes To Shove (1976) e Sinatra Suite (1983) di cui fu protagonista Mikhail Baryshnikov; del celebre ballerino russo la Tharp è stata infatti coreografa d’elezione negli USA, creando per lui non solo le danze nel film Il sole a mezzanotte, ma anche lo speciale televisivo Baryshnikov by Tharp (1984) e il ‘roadshow’ Cutting Up (1992). Se i grandi balletti del repertorio classico del Mariinsky/Kirov sono il volto russo di Baryshnikov, i lavori della Tharp mostrano il suo volto americano e moderno.
In programma per la tournée italiana due lavori del primo periodo creativo – Country Dances (1976) su musiche folk americane e Brahms Paganini (1980) che mostra tutto il virtuosismo dei danzatori della Twyla Tharp Dance – insieme ad un vero evento: in anteprima Beethoven Opus 130, l’ultimissimo lavoro della Tharp che debutterà pochi giorni dopo,il 30 giugno, a Sarasota in Florida.