Home teatro L’amore di Piaf nella poesia di Cocteau, ai Conciatori dal 29 dicembre

L’amore di Piaf nella poesia di Cocteau, ai Conciatori dal 29 dicembre

1489

Sarà in scena al Teatro dei Conciatori dal 29 dicembre al 10 gennaio, Gianni De Feo in GRIDO D’AMORE – EDITH PIAF. Testo di Ennio Speranza. Alla fisarmonica Marcello Fiorini. Regia Gianni De Feo

19 dicembre 1915. Belleville, quartiere popolare al Nord di Parigi. Nasce Edith Giovanna Gassion conosciuta solo qualche anno dopo e in tutto il mondo con il nome di Edith Piaf, il “passerotto”.

In occasione del centenario della nascita della grande artista francese, Gianni De Feo ripropone GRIDO D’AMORE – EDITH PIAF che vede il suo primo debutto al Teatro Belli di Roma già nel 2006. Ripreso negli anni successivi in tournée nazionale, tra cui Milano, Genova, Firenze, Napoli e poi il Teatro Gobetti di Torino nella programmazione dello Stabile, e in Svizzera, lo spettacolo ha suscitato grande consenso di critica emozionando il pubblico attraverso la storia appassionante e travagliata di una donna acuta ma al tempo stesso sregolata. Una donna che ha riversato nella voce la febbre di una vita difficile, spezzata da alti e bassi, colma di generosità, di allegria, di disperazione, di egocentrismo. In lei una fusione di impulsi e sensazioni: liberazione sessuale, alcool, droga, amori convulsi.  Una donna che ha avuto incontri, scontri, che è stata ispirata e che ha ispirato.

Jean Cocteau che scrisse per lei Le bel indifférent e le rimase amico per tutta la vita fino al punto di morire lo stesso giorno, di lei disse: “Non ho mai conosciuto una persona meno parsimoniosa con la propria anima. La sperperava, ne gettava l’oro dalle finestre”.

De Feo, accompagnato dal suono evocativo della fisarmonica di Marcello Fiorini, racconta e canta le canzoni della “chanteuse realiste” vestendo i panni di un poeta vagabondo, un clochard dei nostri tempi che, nel ripercorrere alcuni frammenti della propria vita, ripropone i passi dell’esistenza straordinaria di Edith Piaf, un’artista il cui sguardo e la cui voce hanno segnato un’epoca e sono entrati a far parte di un mito.
Un omaggio all’artista e a tutti quelli la cui anima vibra ancora nel cimitero del Père Lachaise, nel cuore di Parigi.