Si apre la stagione sinfonica dell’Eliseo. I ragazzi e i maestri del Conservatorio di Santa Cecilia, per la prima giornata, rendono omaggio a Maurice Ravel. Tra i brani, il suo concerto per pianoforte in Sol, domenica 4 ottobre.
L’idea di un concerto solista aveva affascinato Ravel già prima della sua tournée americana del ’27; il compositore pensava, così, di presentarsi al pubblico con un esperimento pirotecnico, al quale gli americani era già abituati. Un’idea che però finì in sospeso. Il progetto di concerto per pianoforte fu riesumato quando, nel 1929, arrivò al maestro la proposta del pianista austriaco Paul Wittgenstein di comporre per lui, mutilato di guerra, un concerto per pianoforte per il braccio sinistro solo. Ravel accetta e lavora, quindi, su due concerti contemporaneamente: quello in G, terminato nel ’31, e quello per mano sinistra solo; due concerti nati sì insieme, ma profondamente differenti. 
Il concerto in G fu dedicato a Marguerite Long, mentre Ravel si riservò il ruolo meno rischioso di direttore d’orchestra alla prima esecuzione, avvenuta a Parigi il 14 gennaio 1932. 
Di seguito l’intervista al Maestro Massimo Spada:
