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Mercoledì 3 novembre alle 18.00 recital della pianista Costanza Principe nell’ambito della stagione di concerti di Roma Sinfonietta all’Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata”

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Costanza Principe si è diplomata presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano nel 2010 con il massimo dei voti, la lode e la menzione e nel 2015 ha conseguito a pieni voti il Bachelor of Music e il Master of Music presso la Royal Academy of Music di Londra. È stata premiata in importanti concorsi internazionali ed ha iniziato una brillantissima carriera di concertista. A soli ventotto anni d’età è già stata invitata a suonare da prestigiose istituzioni musicali italiane ed europee, quali Wigmore Hall di Londra, Sala Verdi di Milano, Opera di Nizza, Teatro Filarmonico di Verona, Teatro Politeama di Palermo, Accademia Filarmonica Romana, Cappella Paolina del Quirinale a Roma, Festival di Ravello, Summer Piano Festival di Londra. Recentemente ha debuttato in America del sud. Attualmente continua a studiare e perfezionarsi con illustri maestri italiani e stranieri e contemporaneamente frequenta la facoltà di Scienze e Tecniche Psicologiche dell’Università Bicocca di Milano.

Presenta un programma ricco di proposte interessanti, che si apre con gli Improvvisi op. 5 di Robert Schumann, scritti nel 1833 per la sua futura moglie Clara, allora una ragazza di quindici anni, ma già ottima pianista e dotata compositrice: proprio di Clara è il motivo che Schumann mise alla base di questi giovanili Improvvisi, che rappresentano un’opera fondamentale nella sua produzione musicale. Si prosegue con Nikolaj Medtner, che oggi è semidimenticato ma è stato uno dei maggiori rappresentanti della grande scuola pianistica russa, nel periodo tra Rachmaninov di alcuni anni maggiore di lui, e Prokof’ev, di alcuni anni più giovane. Si ascolteranno le sue Fiabe op. 20. N. 1 e op. 26 n. 3, due dei trentotto brani con questo titolo del compositore russo, che ereditò il gusto romantico per le fiabe popolari. Seguono le Variazioni su un tema di Schumann op. 9 composte dal giovane Johannes Brahms come omaggio a Schumann, che lo aveva scoperto giovanissimo e presentato al mondo musicale con parole entusiastiche. Fra Brahms, Schumann e sua moglie Clara erano nate una profonda amicizia e una grande stima reciproca e si riconoscono quest’affetto e anche una sorta di complicità nel fatto che in alcuni momenti di queste variazioni Brahms rievoca lo stile di Schumann. Conclusione con la celeberrima Ciaccona di Johann Sebastian Bach, originariamente scritta per violino ma trascritta per pianoforte nel 1893 da Ferruccio Busoni, che è stato non solo compositore ma anche uno dei più grandi pianisti epoca e che ha ricreato il brano di Bach, facendone uno straordinario pezzo di virtuosismo pianistico, amato da Horowitz, Benedetti Michelangeli e tanti altri grandi della tastiera degli ultimi centoventi anni.

Biglietti: intero € 12,00. Ridotto docenti, personale amministrativo e tecnico dell’Università € 8,00. Ridotto studenti € 5,00.