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“Non ti fissare”, come ridere delle proprie ossessioni al Teatro Trastevere

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Un sociopatico iperconnesso, un malato immaginario, una donna in carriera sin troppo dedita al suo lavoro, un erotomane in cerca di nuove avventure e una donna con il pensiero assiduo del matrimonio: cinque personaggi in cerca d’autore, o meglio in cerca di una soluzione alla propria ossessione. “Non ti fisare – Tu chiamale se vuoi ossessioni” è la commedia, ironica e frizzante – in scena al Teatro Trastevere sino al prossimo 31 gennaio – che prende in giro le manie, gli assilli di cinque sconosciuti.

non ti fissarePer un caso fortuito (il guasto di un autobus), cinque passeggeri si ritrovano a condividere tempo e spazi in una serata a tratti assurda e paradossale. Un testo, di Maria Antonia Fama e Lorenzo Misuraca, con la regia di Velia Viti, ben scritto e soprattutto dinamico, in grado di far interagire i personaggi, in un continuo rimescolamento di storie, pensieri e parole. Passato, presente e futuro si amalgamano nel racconto che pian piano viene fuori da ciascuno di questi personaggi, soli con le proprie ossessioni. Il loro universo tragicomico prende vita e il sorriso, a volte, lascia spazio alla riflessione sarcastica su tutte quelle paranoie, ansie e paure che tormentano le nostre vite.

La bravura degli attori della compagniaComerisolverein2dà il tocco finale: sul palcoscenico, insieme ad Alessandro Di Somma, Maria Antonia Fama ed Ermenegildo Marciante, si aggiungono due nuovi ed altrettanto talentuosi interpreti, Lidia Miceli e Francesco Bonaccorso. Giovani e validi artisti alle prese con una commedia che induce lo spettatore, quasi per intuito, ad identificarsi con il proprio personaggio preferito, o meglio con l’ossessione che riconosce come maggiormente sua, per trovare insieme una soluzione o semplicemente per riderci su.

Teatro Trastevere
Via Jacopo de’ Settesoli 3 – Roma