Dopo mesi di travagliate vicende, il Teatro Eliseo rinasce. La stagione 2015-2016 è stata presentata al Palazzo delle Esposizioni nella conferenza del 9 giugno 2015.
Luca Barbareschi, il nuovo direttore artistico, espone un’idea di Eliseo innovativa: dare spazio non solo alla drammaturgia ma alla cultura con uno sguardo ad ampio raggio. L’Eliseo si coniugherà in molti modi, a cominciare dalla musica per continuare con la letteratura, la ristorazione e molto altro non ancora annunciato. Da ora in poi la storica sede di Via Nazionale dovrà intendersi come luogo di crescita, di esperienze, di accoglienza, di svago. Uno spazio sempre vivo, vitale e di riferimento per la vita di quanti, cittadini romani o visitatori, si trovino nella Capitale, in tutti i giorni dell’anno. Un organismo, insomma, ben radicato e ben ramificato sul territorio che si avvicini alla concezione europea delle arti sceniche.
Quello finora reso noto è solamente il programma degli spettacoli teatrali, in scena nelle due sale dell’Eliseo e del Piccolo Eliseo.
E si parte allora con “Una tigre del Bengala allo zoo di Baghdad”, dal 29 settembre al 11 ottobre, una pièce in prima nazionale di e con L. Barbareschi da un testo di Rajiv Joseph. A seguire “Tempeste solari”, altra prima nazionale, dal 13 ottobre al 1 novembre, di e regia Luca De Bei.
“Ivanov”, dal 3 al 15 novembre, di A. Cechov, con la regia di Filippo Dini.
“Gran Guignol all’italiana”, dal 17 al 29 novembre, di Vittorio Franceschi, regia di Alessandro D’Alatri.
“Tradimenti”, dal 1 al 20 dicembre, di Harold Pinter con la regia di Michele Placido.
“Cercando segnali d’amore nell’universo”, dal 22 dicembre al 3 gennaio 2016, di e con Luca Barbareschi per la regia di Chiara Noschese.
“Sei personaggi in cerca d’autore”, dal 5 al 24 gennaio, di Luigi Pirandello, regia e con Gabriele Lavia.
“Viaggi di Ulisse”, dal 26 al 31 gennaio, di e regia di Nicola Piovani.
“Scandalo”, dal 2 al 14 febbraio, di Authur Schnitzler, con la regia di Franco Però.
“Il grande dittatore”, dal 16 febbraio al 6 marzo, di Charlie Chaplin per la regia di Giuseppe Marini e Massimo Venturiello.
“La dodicesima notte”, dal 8 al 20 marzo, di William Shakespeare, con e regia di Carlo Cecchi.
“La regina Dada”, dal 29 marzo al 3 aprile, di Stefano Bollani e Valentina Cenni con e regia degli stessi.
“China doll”, dal 5 al 24 aprile, di David Mamet, con la regia di Alessandro D’Alatri.
“Arancia meccanica”, dal 26 aprile al 15 maggio, di Anthony Burgess, con la regia di Gabriele Russo.
La sala del Piccolo Eliseo vedrà invece in scena la seguente programmazione.
“Hanno tutti ragione”, dal 7 ottobre al 1 novembre, di Paolo Sorrentino, con e regia di Iaia Forte.
“Mar del Plata”, dal 4 al 22 novembre, di Claudio Fava, con la regia di Giuseppe Marini.
“Una giovinezza enormemente giovane”, dal 25 al 29 novembre, di Gianni Borgna, con la regia di Antonio Calenda.
“Niente, più niente al mondo”, dal 2 al 13 dicembre, di Massimo Carlotto, per la regia di Nicola Pistoia.
“I più bel secolo della mia vita”, dal 16 dicembre al 3 gennaio 2016, di e regia Alessandro Bardani e Luigi Di Capua.
“Fratelli”, dal 6 al 24 gennaio, di Dorine Hollier, regia di Gianfelice Imparato.
“Some girl(s)”, dal 27 gennaio al 14 febbraio, di Neil Labute, con la regia di Marcello Cotugno.
“Gaber, io e le cose”, dal 17 al 21 febbraio, di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, per la regia di Maria Laura Baccarini ed Elena Bono.
“Madame Bovary”, dal 24 febbraio al 6 marzo, di Gustave Flaubert, per la regia di Andrea Baracco.
“Edipus”, dal 9 al 20 marzo, di Giovanni Testori, con la regia Leo Muscato.
“La parola padre”, dal 30 marzo al 10 aprile, di e regia di Gabriele Vacis.
“I vicini”, dal 13 al 24 aprile, di e regia di Fausto Paravidino.
“Thanks for vaselina”, dal 27 aprile al 15 maggio, di Gabriele Di Luca, con la regia di Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti e Alessandro Tedeschi.
“John e Joe”, dal 18 al 28 maggio, di Agota Kristof, con la regia di Valerio Binasco.