Le atmosfere e i percorsi artistici vissuti a Roma nei primi anni ’60, tra quella cerchia di intellettuali che diede vita alla cosiddetta ‘Scuola di Piazza del Popolo’, sono le tematiche che hanno ispirato il video documentario Roma POP City – nel racconto di 7 protagonisti, realizzato a cura di Marco Fabiano (MACRO) in collaborazione con studenti tirocinanti dei corsi di Cinema e Comunicazione delle Università di Roma, che sarà presentato al MACRO martedì 13 dicembre 2016 ore 17.00.
L’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Anni di grande rinnovamento e fervore creativo percorrono quelle giovani generazioni, anche grazie agli echi di nuovi forme di produzione artistica che giungono dagli Stati Uniti d’America. Nasce e si diffonde – anche se in modo del tutto specifico – il movimento della Pop Art in Italia: in un Paese ancora afflitto dai postumi della Seconda guerra mondiale, si fa sempre più urgente tra i giovani artisti la necessità di un profondo rinnovamento teso a superare i limiti di una cultura che si era fatta ormai autoreferenziale, cercando il confronto con la modernità rappresentata soprattutto da personaggi come Rothko, de Kooning, Rauschenberg, Pollock, fino ad arrivare ad Andy Warhol. In ambiente romano, figura di raccordo e divulgazione di queste nuove tendenze dell’arte contemporanea, grazie ai numerosi soggiorni compiuti alla fine degli anni ’50 in America, fu, tra gli altri, Toti Scialoja, insegnate presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
Come raccontano gli stessi protagonisti, fin da subito questo sviluppo nelle arti figurative si confronta anche con caratteristiche e temi specifici della tradizione artistica italiana. Fermento e voglia di rinnovamento percorrono tutti gli ambiti espressivi, dal cinema alla letteratura, dalle arti visive alla fotografia. Si tentano nuove strade e nuovi percorsi linguistici che nascono anche e soprattutto dall’abbattimento di barriere rigide, mentre il dialogo tra le arti e gli artisti si fa più intenso, determinando influenze reciproche.
Piazza del Popolo, nelle cui vicinanze sorgono alcune delle più significative Gallerie di ricerca operanti a Roma, e i tavolini del Caffè Rosati, naturale luogo di incontri, sono gli spazi dove vengono codificati nuovi impianti linguistici legati alla iconografia urbana che riguarda, appunto, segni, simboli, aree della città, prodotti di consumo di massa, proposti e veicolati dalla pubblicità.
Per l’occasione, sono state raccolte le testimonianze di Nanni Balestrini, Umberto Bignardi, Achille Bonito Oliva, Giosetta Fioroni, Sergio Lombardo, Luca Maria Patella e Fabio Sargentini.
Martedì 13 dicembre 2016 – ore 17:00
MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma
Sala Cinema, Via Nizza 138
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti