A tutti piace camminare per un viale alberato, con fusti alti, rigogliosi e dalle fronde ampie, che lascino filtrare la luce ma che ci riparino dai caldi raggi del sole. Ma come fare se l’albero è attaccato da minuscoli parassiti che rischiano di ucciderlo? Il perito agrario Leonardo Perronace ce lo spiega qui.
Quando si parla di verde pubblico in numerose amministrazioni pubbliche è l’anarchia. Sì, perché fin troppo spesso manca una politica di regolamentazione del verde urbano.
Eppure, quello degli spazi verdi in città non è solamente un ozioso problema ecologista. La perdita di aeree verdi riguarda da vicino lo squilibrio e i gravi danni cui è soggetto il nostro pianeta e quindi il nostro mondo.
Un caso felice di salvataggio di un’area verde è quello verificatosi a Roccasecca nella provincia di Frosinone. Qui, nella città natale di Tommaso d’Aquino, circa trentacinque esemplari di Liriodendron Tulipifera (Tulipifero) erano infestati da afidi, parassiti che si nutrono della linfa della pianta provocando danni a volte permanenti.
Per intervenire sugli alberi che accompagnano tutto il corso dell’ampia Via Roma il Servizio Lavori Pubblici della Città si è avvalso delle competenze di Leonardo Perronace il quale è Consigliere (ed ex Presidente) del Collegio Professionale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati di Roma e Provincia e che da più di vent’anni si occupa di arboricoltura, fitopatologia e stabilità degli alberi.
Gli alberi avevano già subito interventi fitosanitari in passato tramite endoterapia ed erano infatti migliorati, tanto che questo è stato il primo anno in cui sono fioriti. Ma, sebbene notevolmente ridotta, la presenza degli afidi è stata nuovamente riscontrata. Ed ecco l’idea: combattere gli afidi con un sistema che più naturale non si può. Coccinelle.
Insomma, la strategia di difesa alternativa adottata da Perronace è stata quella di una lotta biologica con l’ausilio della Adàlia bipunctata, un coleottero coccinelloide, naturale predatore dell’afide. Perronace ha quindi personalmente posizionato all’altezza del castello dell’albero un cestino diffusore contenente una decina di coccinelle per ciascuna pianta. Nel caso di qualche albero, che sembrava non essere stato intaccato, si è trattato di prevenzione.
Leonardo Perronace è sempre alla ricerca di nuovi modi per curare gli alberi con tecniche sostenibili, riducendo il più possibile l’utilizzo di fitofarmaci. La lotta biologica, infatti, a differenza di quella chimica, non causa effetti collaterali poiché sfrutta solamente i rapporti di antagonismo tra gli esseri viventi, mantenendo l’equilibrio naturale.
Il verde oltre a svolgere una funzione estetico-ricreativa interessa la salute pubblica in quanto migliora il clima urbano, assorbe gli inquinanti atmosferici, riduce i livelli di rumore e stabilizza il suolo oltre a fornire un habitat a molte altre specie vegetali e animali.
In definitiva, senza ombra di dubbio il verde pubblico migliora la qualità della vita. Anche grazie alle coccinelle!