Il mondo che non c’era, ovvero le civiltà precolombiane che hanno prosperato per migliaia di anni in America, prima della “scoperta”. A questo mondo, divenuto solo dopo “nuovo” dal punto di vista degli europei, è dedicata a Firenze la mostra che si tiene dal 19 settembre al 6 marzo 2016 al Museo archeologico nazionale. La mostra, promossa dal Centro Studi e Ricerche Ligabue di Venezia e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, e’ curata da Jacques Blazy, specialista delle arti pre-ispaniche della Mesoamerica e dell’America del Sud. Nel comitato scientifico anche André Delpuech, capo conservatore al Musée du Quai Branly di Parigi, e l’archeologo peruviano Federico Kauffmann Doig. L’esposizione consente di scoprire, attraverso oltre 230 opere d’arte, le società, i miti, le divinità, i giochi, le scritture, le capacità tecniche e artistiche degli antichi popoli americani. In mostra una serie di opere d’arte espressione delle grandi civiltà della cosiddetta Mesoamerica (gran parte del Messico, Guatemala, Belize, una parte dell’Honduras e del Salvador) e delle Ande (Panama, Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia, fino a Cile e Argentina): dagli Olmechi ai Maya, agli Aztechi; dalla cultura Chavin, a quelle Tiahuanaco e Moche, fino agli Inca. La mostra presenta pezzi eccezionali e unici appartenuti alle collezioni medicee, così come opere preziose del Musée du Quai Branly di Parigi e di prestigiose collezioni internazionali. Ma il nucleo centrale sarà costituito da una vasta selezione di opere delle antiche culture americane – mai esposte fino ad oggi – appartenenti alla Collezione Ligabue.
Info: http://www.archeotoscana.beniculturali.it/index.php?it/146/firenze-museo-archeologico-nazionale