Cose mai viste, o quasi. Perché di montagne senza neve a dicembre non sono certo una novità, così come le stagioni sballate. “Non ci sono più le mezze stagioni” e’ un detto talmente consolidato – come i tanti altri sul tempo – da essere abusato. Senza cedere a derive catastrofiste, va ammesso che Natale con le mimose già fiorite in anticipo di due mesi e mezzo rispetto alla festa della donne dell’8 marzo e’ una notizia. Brutta per gli operatori del turismo alpino e per gli sciatori, buona per quasi tutti gli altri. E nei campi ci sono anche primule, viole e cresce l’erba come in primavera a confermare una anomalia climatica che con caldo e assenza di pioggia e vento ha provocato lo smog nelle città ed una storica siccità invernale nelle campagne. Lo segnala la Coldiretti nel sottolineare che a sconvolgere la natura è stato un mese di dicembre con 2,5 gradi di temperatura in più rispetto alla media ma anche con la quasi assenza di pioggia (-95%) dopo che anche novembre le temperature massime erano state di 2,5 gradi in più della media con piogge praticamente dimezzate (-49%) ma con punte di meno 80% al Nord. Se il fiume Po come molti altri corsi d’acqua è agli stessi livelli del periodo estivo, in alcune zone in montagna è scattato l’allarme incendi completamente fuori stagione per la presenza di erba e arbusti rinsecchiti nei boschi ma gli effetti – sottolinea la Coldiretti – ci sono anche sugli animali con i ghiri che non sono andati in letargo ma ci sono ancora insetti fastidiosi come le zanzare che hanno sviluppato un numero di generazioni superiori alla norma per il clima anomalo. Un problema – continua la Coldiretti – che riguarda anche i campi coltivati dove si aspettano nella stagione produttiva forti infestazioni degli insetti patogeni che non sono stati limitati dal tradizionale freddo invernale. Per il mancato abbassamento delle temperature nelle campagne il grano – rileva la Coldiretti – è più alto del normale e si teme per i raccolti mentre le gemme delle piante sono rigonfiate come in prefioritura e se dovesse verificarsi adesso un forte ed improvviso abbassamento della temperatura si avrebbe una seria compromissione dei raccolti. Danni per l’agricoltura in vista. Ma in freddo arriverà tra poco o dovremo aspettare i “giorni della merla”? Secondo Epson Meteo l’alta pressione ci accompagnerà anche negli ultimi giorni di questo 2015: almeno fino a Capodanno quindi le giornate saranno caratterizzate da quasi totale assenza di piogge, mancanza di neve in montagna, temperature relativamente miti, molte nebbie nelle ore notturne e del primo mattino ed emergenza smog in quasi tutte le principali città e aree industrializzate. Quando arriveranno piogge degne di nota e capaci di ripulire l’aria? Le ultime proiezioni del Centro Epson Meteo indicano come “scenario più probabile (anche se con indice di affidabilità ancora basso e pari a 65) quello che vede a partire dal 2-3 gennaio la ritirata dell’alta pressione e l’inizio di una fase dominata dal passaggio di umide correnti atlantiche capaci di riportare la pioggia su gran parte del Paese e la neve su Alpi e Appennino”.
Ma vediamo le previsioni a breve.
– DOMENICA 27: Cielo da poco nuvoloso a nuvoloso al Sud e Sicilia, comunque senza piogge. In generale bello nel resto d’Italia, ma con il fastidio di nebbie anche fitte al mattino al Centronord, localmente insistenti anche nelle ore pomeridiani in alcuni settori della Valpadana, in alcuni tratti delle coste adriatiche e in diverse valli del Centro. Temperature sempre relativamente miti.
– LUNEDI’ 28 E MARTEDI’ 29: Anche lunedì le nebbie resteranno l’elemento più importante: diffuse e localmente persistenti in Val Padana e Alto Adriatico, presenti anche nelle valli del Centro dove dovrebbero dissolversi in giornata. Per il resto non ci saranno variazioni di rilievo se non verso la notte quando torneranno le nubi in Liguria. Questo sarà il primo segnale di una debolissima coda di un sistema nuvoloso che tra martedì e mercoledì transiterà sull’Italia, con pochi effetti: in particolare martedì un po’ di nuvolosità interesserà il Nordovest, la Toscana e la Sardegna, con qualche pioggia isolata sulla Liguria centrale, altrove cielo sereno o poco nuvoloso; nebbioso sul Veneto ed in Emilia Romagna; la nuvolosità tra la fine di martedì e mercoledì tenderà a muoversi coinvolgendo il Nordest e il Centro. Questa copertura nuvolosa avrà il merito di rendere la notte tra martedì e mercoledì decisamente meno nebbiosa, inoltre le temperature massime potranno subire un lieve calo, di un paio di gradi.
– TENDENZA CAPODANNO: Nessuna novità di rilievo anche a Capodanno, anche se ci saranno temporanei passaggi nuvolosi a coprire il cielo, ma che avranno il merito di limitare la formazione delle nebbie. Sarà una notte di Capodanno con temperature di molto al di sopra della media stagionale.
– INIZIO D’ANNO, POSSIBILE SVOLTA INVERNALE: Una massa d’aria gelida scenderà verso i Balcani, ma resterà ai margini del nostro Paese: si sentiranno gli effetti sulle temperature che potrebbero ritornare a valori più consoni per il periodo. Intanto l’alta pressione tenderà a indebolirsi lasciando spazio ad un flusso occidentale più favorevole ad un avvicinamento delle perturbazioni atlantiche. L’Indice di Affidabilità della previsione è ancora moderato, vi invitiamo a seguire gli aggiornamenti per maggiori dettagli.