È stata una presentazione amara, quella della stagione del Silvano Toti Globe Theatre a Roma. Il 17 giugno, Gigi Proietti, insieme all’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Giovanna Marinelli, hanno aperto la stagione del famoso teatro romano.
Non sono mancate le polemiche, relative ai finanziamenti che sono stati interrotti da questa amministrazione, che però ha tenuto a precisare, per bocca dell’assessore: «essere causati dalla gestione precedente, che ha lasciati dei seri buchi di bilancio». Gigi Proietti si è detto molto deluso anche da un’altra decisione, che ha lasciati tutti sconcertati: la nomina annuale del direttore artistico, che Proietti ha preso quasi come un affronto personale.
L’assessore alla Cultura risponde alle domande del cronista di B In Rome sul finanziamento del Globe
«Cinquantaseimila presenze sono un buon motivo per non rinunciare a una nuova stagione. Faremo di tutto per renderla interessante, divertente e festosa». Lo ha detto Gigi Proietti, direttore artistico del Silvano Toti Globe Theatre di Villa Borghese, per cercare di portare un po’ di calore a una presentazione che stava diventando fredda. Al via il 2 luglio con ‘Sogno di una notte di mezza estate’. «Cominciamo con un po’ di malinconia – spiega Proietti – perché forse sulla carta non sarebbe stato possibile. Quest’anno abbiamo avuto meno risorse per gestire il Globe Theatre, ma io avevo preso impegni morali sia con gli attori sia con i tecnici».
Il Globe è l’unico teatro elisabettiano d’Italia, nato nel 2003 grazie all’impegno dell’amministrazione capitolina e della Fondazione Silvano Toti, e su intuizione dello stesso Proietti, rialzerà dunque il
sipario con un evento divenuto ormai un ‘cult’, il ‘Sogno di una notte di mezza estate’ di Shakespeare, con la regia firmata dall’indimenticato Riccardo Cavallo, riproposto per la decima stagione consecutiva, che resterà in scena fino al 12 luglio.
La programmazione del Silvano Toti Globe Theatre presenterà un ‘Re Lear’, per la regia di Daniele Salvo affrontato con una compagnia formata quasi interamente da giovani, in calendario dal 16
luglio al 2 agosto.
«Molto rumore per nulla, con la regia di Scaramella, negli ultimi due anni ha avuto una richiesta impressionante – dice Proietti – si verifica una enorme festa in questa casa di legno, si verifica un qualcosa che io non ricordo.
Dal 3 al 20 settembre ore 21.00 sarà la volta di “Otello”, per la regia di Marco Carniti. Otello è una grande metafora dell’identità e della fragilità umana. Una tragedia moderna che esplora un dramma intimo e psicologico. Protagonisti sono Otello, un uomo tutto gerarchie e disciplina, Desdemona, che per lui rappresenta la seduzione e il desiderio di integrazione culturale e, infine, Iago, la mente dell’opera, il costruttore di un percorso obbligato per tutti i personaggi che diventerà trappola di morte anche per se stesso.
Carniti rappresenta tutto questo attraverso una scenografia dominata da una serie di cancelli che vanno a formare un simbolico tunnel dove il campo di azione di ognuno si restringe fino ad arrivare verso una morte inesorabile.
Chiuderà la stagione la prima rappresentazione in lingua inglese ospitata dal Globe Theatre: “The comedy of errors”, con la regia di Chris Pickles, in scena dal 24 al 27 settembre ore 21.00. Lo spettacolo è coprodotto dalla Bedouin Shakespeare Company che si esibisce per la prima volta in Italia.Dopo l’esordio romano, lo spettacolo sarà replicato ad Abu Dhabi, Dubai e Londra.
Gigi Proietti per B in Rome