“Tempeste solari” è la radiografia impietosa di un disastro familiare. Una famiglia in realtà disintegrata, dove i genitori sono divorziati da anni e i rapporti con i figli deteriorati.
Anche per i figli non tira una buona aria; entrambi, infatti, hanno vite private già segnate dal fallimento: un matrimonio ormai arrivato al capolinea per la figlia, e una radicata incapacità di costruire un rapporto affettivo durevole e maturo per il figlio.
La malattia e l’incombente morte del padre porta la famiglia a riunirsi in ospedale al suo capezzale anche se in realtà in modo parziale (la madre e la figlia non si incontreranno mai, e nemmeno si incontreranno il padre e il figlio). A completare il quadro ci sono altri due personaggi: il marito della figlia, un reporter di guerra di successo ma con la coscienza sporca, e una giovane ragazza alla ricerca di un lavoro ma anche di una identità, amante di lui.
Il testo procede per scene a due in cui, tassello dopo tassello, si chiariscono i legami che uniscono i personaggi e si assiste alle dinamiche che tra loro esplodono. Il tema comune che lega i sei protagonisti è l’incapacità di costruire legami solidi e veritieri, la disperata ricerca di qualcosa che nutra le loro esistenze e le loro anime, la rabbia che cova dentro ognuno di loro, la responsabilità gettata sugli altri per motivare lo sbandamento delle proprie vite con una sorta di ostinazione nel non guardare mai dentro se stessi se non quando tutto sembra perduto. Ecco dunque che i personaggi, posti di fronte a situazioni estreme, si interrogano finalmente sul loro passato, sulle scelte fatte, su ciò che ha contribuito a far deragliare le proprie vite e su ciò di cui hanno davvero bisogno per sopravvivere. Questo li condurrà, forse, a trovare una chiave per comprendere il proprio destino e andare avanti. Sulle loro storie fatte di dramma, di violenza, di ironia, di disincanto incombe, come un rombo sordo e lontano, la minaccia propagata dai media di una tempesta magnetica proveniente da sole: la metafora di una vita in bilico, costantemente sospesa tra la disperazione di una fine e la speranza in un nuovo inizio.
Da martedì 13 ottobre a domenica 1 novembre 2015
Orario spettacoli: martedì, giovedì venerdì ore 20.00 –sabato ore 16.00 e ore 20.00 – mercoledì e domenica ore 16.00
Info: www.teatroeliseo.com