Agosto volge al termine ed è giunto il momento. Il momento dello zafferano nel cuore d’Abruzzo. Sabato 22 e domenica 23 agosto si tiene infatti a Navelli (Aq) la Sagra dei Ceci e dello Zafferano, uno degli eventi più attesi dai gourmet. In Piazza San Pelino, ai margini del borgo medievale, visitatori e turisti potranno gustare le specialità gastronomiche proposte dalla locale Pro loco e passare un soggiorno indimenticabile. L’apertura degli stand è prevista sabato 22 agosto alle ore 17.00. Nella stessa giornata sarà inaugurata l’8a edizione della Mostra mercato dell’Artigianato, un piccolo evento che, oltre a stuzzicare la curiosità con la proposta di prodotti lavorati a mano, rappresenta un ottimo punto di partenza per una passeggiata alla scoperta del centro storico. Domenica 23 agosto gli stand saranno aperti già dalle ore 10 per gustare un buon pranzo in attesa del 35° Palio degli asini, una divertente gara a colpi di risate che avrà inizio alle ore 17,00 con la tradizionale sfilata in costume arricchita dalla partecipazione degli Sbandieratori di Castel Madama. Negli stand gastronomici si potranno gustare: ceci in salsa, gnocchetti e ceci, ceci e bieta; risotto, penne e supplì allo zafferano; dolci ai ceci (ceci allo zucchero, cauciunitti, castagnole …) e ricotta dolce allo zafferano. Inoltre, sono in vendita bibite, vino, birra, porchetta, arrosticini, salumi e formaggi. Tutto rigorosamente a chilometro zero.
Per chi non ci fosse mai stato, Navelli, a qualche chilometro da Roma, è piccolo borgo medievale, arroccato su un colle a 800 metri di altezza dal livello del mare. E domina una valle, nota appunto come Valle dello zafferano.
Considerato un vero “museo a cielo aperto”, Navelli si segnala tra i paesi della piana per la sagoma, caratterizzata – alla sua sommità – dal palazzo di epoca rinascimentale, che ha sostituito il castello tipico di tutta la zona. Espressione del potere politico (era il palazzo baronale), esso è divenuto prima proprietà privata (per questo è noto come Palazzo Santucci, dal cognome degli ultimi proprietari) e, in tempi più recenti, proprietà del comune, che lo utilizza per eventi, manifestazioni e, durante l’estate, per esposizioni di vario genere.
A cento anni dall’entrata dell’Italia nel primo conflitto mondiale, il Comune e la Pro Loco di Navelli hanno voluto guardare ancora un po’ più indietro, risalendo alla seconda metà dell’800 e recuperando così uno spaccato di vita tramite un’importante collezione di oggetti da “Un corredo d’altri tempi”. Si tratta di un’esposizione che può incuriosire e dare da pensare. Osservando gli oggetti – semplici manufatti di uso quotidiano, nella maggior parte dei casi – si fa un incredibile tuffo nel passato e si percepisce l’enorme distanza tra la vita come era vissuta a quei tempi – all’insegna della lentezza, della luce del sole, delle attività femminili tradizionali, tessitura e ricamo sopra le altre, dell’idea di durata e conservazione (nulla si buttava e ogni cosa doveva durare il tempo di una vita, nella maggior parte dei casi in un solo luogo dalla nascita alla morte) – e la vita come viene vissuta oggi, all’insegna di fretta, rapidità, spostamenti veloci, notizie che si rincorrono tanto che non si ha il tempo di immagazzinarle e elaborarle.
Una gita a Navelli significa anche approfittarne, soprattutto in occasione della sagra di fine agosto, per un incontro ravvicinato con lo zafferano: può infatti capitare di osservare le persone al lavoro nei campi (agosto è il mese in cui il bulbo viene spostato da un terreno ad un altro, in una rotazione annuale che viene effettuata da secoli) o ancor meglio di gustare questa spezia in un piatto di ottima pasta fatta in casa o su una semplice pizza!
Punto di riferimento indispensabile è, naturalmente, la Cooperativa Altopiano di Navelli, che ha sede nella frazione – Civitaretenga – dove c’è sempre qualcuno pronto a raccontare la storia dello zafferano, arrivato tra questi monti dall’Oriente attraverso la Spagna, della sua decadenza fino alla metà del 900 e della sua ripresa proprio con la nascita della cooperativa a partire dagli anni ’60 del secolo scorso.
Per chi volesse approfittare per dormire senza zanzare e senza caldo, poi, la Pro Loco di Navelli propone una soluzione semplice in un luogo di grande fascino: l’Ostello sul Tratturo, ospitato in un convento del 1400, con sette camere (complessivamente 20 posti letto) e ampi spazi comuni, compreso un magnifico chiostro, dove si può godere di un po’ d’ombra in qualsiasi momento della giornata.
Per arrivare a Navelli: tutta autostrada fino all’Aquila Est e poi ancora una trentina di Km sulla SS 17, in direzione di Popoli. Al km 67, arroccato sul colle, si materializza alla vostra sinistra Navelli.
Per informazioni e visite guidate:
Associazione Pro Loco di Navelli – prolocodinavelli@gmail.com