Home life style cinema Ultimo tango, il film che doveva bruciare…

Ultimo tango, il film che doveva bruciare…

1903

Dopo il suicidio della moglie Rosa, il quarantacinquenne Paul, un americano trapiantato a Parigi, sembra aver smarrito ogni ragione per vivere. Vagando senza meta per la città, incontra la ventenne Jeanne in un appartamento in affitto in rue Jules Verne, nel quartiere di Passy, che i due casualmente si trovano a visitare insieme. Scattano l’attrazione e la passione, e i due sconosciuti hanno un rapporto sessuale nella casa vuota. Prendono l’appartamento come pied-à-terre e fra loro nasce una relazione di sensi nel corso della quale…
Ve la ricordata la trama? Ve lo ricordate che Ultimo tango a Parigi doveva essere distrutto? La sentenza della Cassazione fu emessa il 29 gennaio 1976, dopo anni di battaglie legali. Ultimo tango a Parigi, di Bernardo Bertolucci, con Marlon Brando e Maria Schneider, fu proiettato integralmente, in anteprima mondiale, il 14 ottobre 1972 a New York. In Italia uscì nelle sale il 15 dicembre 1972 a Porretta Terme, un giorno dopo l’anteprima europea a Parigi. Vietato ai minori, fu il sogno proibito di ogni adolescente oltre che un successo mondiale. Ma il film fu sequestrato per “esasperato pansessualismo fine a se stesso”. Comincio’ un iter giudiziario che portò il 2 febbraio 1973 a una sentenza d’assoluzione in primo grado, a una di condanna nel secondo processo d’appello il 20 novembre 1974, e il 29 gennaio 1976 alla sentenza della Cassazione, che condannò la pellicola alla distruzione. Furono salvate fortunosamente alcune copie che oggi sono conservate presso la Cineteca Nazionale. Per fortuna. Per il regista ci fu una sentenza definitiva per offesa al comune senso del pudore, reato per il quale fu privato dei diritti politici per cinque anni e fu condannato a quattro mesi di detenzione. La pena fu sospesa.