Lo spettacolo nasce dall’idea di mettere in scena un monologo sullo stato del nostro paese e sulla nostra responsabilità etica e politica, come artisti e come persone.
Una piccola pièce per dare voce ad un teatro attuale e popolare (nel testo) espresso con mezzi essenziali e simbolici (nella messa in scena).
Costruita su luoghi comuni del nostro immaginario presente, in questo caso una riflessione sulla politica che si sposta verso la retorica del web e la centralità del cittadino, utilizza una sintesi tra il tempo del sogno e una caratterizzazione surreale e comica.
Lo spazio scenico è essenziale. Una sedia, un tavolo e quegli elementi che mettono in contatto ciascuno di noi con il mondo esterno: un vecchio telefono fisso, uno smartphone, un computer portatile.
Durante lo spettacolo il monologo della protagonista è interrotto da interventi di alcuni personaggi di cui possiamo ascoltare solo le voci. Il monologo aspira a mettere lo spettatore nella posizione di ricordare il proprio punto di vista attraverso l’esperienza della protagonista.
Una specie di piccola bussola che rimette in ordine alcuni elementi di pensiero collettivo e ci riporta al punto di partenza.
Quello che ogni mattina ognuno di noi deve affrontare prima di iniziare a vivere le proprie scelte.
MERCOLEDI’ 30 NOVEMBRE 2016 – ORE 21
@ TEATRO BIBLIOTECA QUARTICCIOLO
Via Ostuni, 8 Roma
INGRESSO: Intero 10€ – Ridotto 8€ (over 65, under 24)