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In Lambretta alla ricerca dei cinema perduti… E non solo

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“È sempre bene sapere dove si trova l’ospedale, la caserma o la pompa di benzina più vicina a te, è una questione di sopravvivenza. Lo stesso vale per i cinema”. Quelli storici, quelli d’essai, i cinema-teatro, quello dei piccoli e i cinema-bistrot. Quanti di loro sono sopravvissuti e cosa sono diventati?
Un giro in scooter per le vie di Roma, la città del cinema e dei cinema, alla scoperta di un universo di sale che ogni anno inaugurano o falliscono, proiettano anteprime o terze visioni, che vengono occupate, sgomberate, riconvertite in bingo, banche, complessi residenziali o «ricoveri per piccioni». Una mappatura topografica, una guida agevole e introspettiva ai cinema romani.
Stefano Scanu ci accompagna a visitarli, ci invita ad entrare, a sederci tra le poltrone di velluto, Lost in translation, per poi uscire dalla porta d’emergenza. Ricostruisce le storie, conversa con chi quegli spazi li ha vissuti o trasformati. Un passaggio a volte malinconico attraverso officine culturali ormai livellate e panoramiche di palazzi dai portoni serrati.
Si scopre che esistono legami profondi tra le vicende del cinema e quelle personali, legami che contaminano, s’intrecciano e conducono alla scoperta dell’identità più autentica di questi luoghi. Legami, peraltro, anche con le troppe sale scomparse, fagocitate da  supermercati e bingo. Dicono niente Holiday, Rouge et Noire, Embassy, per fare solo qualche esempio? Unica buona notizia, di questi tempi, la ripartirà del vecchio parrocchiale di via Paisiello, ora si chiama Caravaggio, e funziona… Con l’augurio che duri.

Stefano Scanu, Buio in sala. Guida breve ai cinema di Roma, www.giulioperroneeditore.com