Tresigallo, borgo di misere case in provincia di Ferrara, viene totalmente trasformato, tra il 1933 e il 1939, in una vera città “corporativa”, andando a realizzare il sogno di Edmondo Rossoni, tresigallese e ministro del governo fascista: eliminare la miseria nella propria terra, all’epoca la zona con il più alto tasso di disoccupazione a livello nazionale. Dove c’era l’erba si innalzano moderne opere pubbliche; dove regnava il fango, si tracciano nuove strade piastrellate. È quello che accade all’epoca in molte zone d’Italia, dalla Puglia alla Sicilia, dal Lazio alla Sardegna. Si Pensi a Pontinia, Carbonia e a tante altre città sorte dal nulla. In questo senso Tresigallo è un caso un po’ particolare. La trasformazione di Tresigallo non è peraltro solo architettonica, si tratta piuttosto di una rivoluzione sociale, economica e soprattutto culturale, che viene racconta da un giovane studioso, il ferrarese Stefano Muroni, nel libro Tresigallo, città di fondazione. Oltre a un dettagliato resoconto storico, il volume offre una lunga serie di testimonianze di vecchi tresigallesi e un ricco inserto di immagini assolutamente inedite.
Stefano Muroni, Tresigallo, città di fondazione, www.pendragon.it – Con contributi di Giuseppe Parlato, Folco Quilici e Antonio Pennacchi
Presentazione mercoledì 11 novembre alle 17:30 presso la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice (Piazza delle Muse 25, Roma) www.fondazionespirito.it