Franco Santasilia di Torpino è un ingegnere nucleare. Stare ai fornelli non era la sua vocazione. Ma fu trasferito negli Stati Uniti e, stanco di nutrirsi solo di hamburger e hot dog, decise di era il momento di imparare. Erano gli anni Sessanta, e da allora la necessità è diventata una virtù. Da questa storia molto particolare nasce ora un libro – I primi. 35 ricette ispirate alla Cucina Reale Napoletana – che Santasilia ha pubblicato con De Luca Editori. La base è l’antica tradizione aristocratica napoletana, fantastica e raffinata. In sostanza vengono rielaborate trentacinque ricette per far godere al palato di tutti sensazioni gastronomiche sublimi, quasi dimenticate. Il libro è pieno di curiosità. Per esempio sul sartù di riso, che deve il suo nome alle grandi tavole apparecchiate nelle case dei nobili napoletani del 700, dove questa pietanza per ricchezza del ripieno dominava sulle altre così come l’ornamento più bello che spiccava dal centrotavola ‘surtout’, ‘su tutto’, in francese. Ma le sorprese sono infinite.