Quanto sappiamo in realtà del Colosseo, il monumento più visitato d’Italia? I romani tendenzialmente poco, lo danno per scontato. Sta li, imponente, c’è sempre stato. Al massimo discuteranno se sia giusto o meno ripristinare l’arena e utilizzarlo come luogo di spettacolo. Dimenticando che per questo è nato e che tutti i piccoli “Colossei” in giro per Europa e Mediterraneo, finché non arriva l’Isis, sono anche luoghi di spettacolo. Per dire, ad Arles, in Provenza, ne hanno due: spettacoli e corride incruente sono abituali. Per non dire degli anfiteatri. Il turismo di massa ci arriva in torpedone per una visita rapidissima, al Colosseo, due foto e via. Certo, non c’è guida che non ne parli. Ma non tutte le guide sono uguali. Non vuole essere una guida, invece, ma finisce con l’essere un gradevolissimo bignamino, questo Colosseo. Due o tre cose che so di lui, curato da Massimiliano Borelli per L’Orma Editore. Racchiude il Colosseo in soldoni, cifre, mappe, immagini, storie, poesie e canzoni. Per far rivivere l’eco degli antichi ruggiti e il clangore delle ferraglie contro gli scudi, ma anche lo spirito di duemila anni di sguardi ammirati, avidi, crudeli e festosi che si sono posati sulla rovina più famosa del mondo. La guida non guida fa parte di un progetto editoriale interessante. Leggeri e tascabili, I Pacchetti donano al libro l’agilità di una cartolina grazie a una veste tipografica inedita e raffinata quanto i contenuti: letture sorprendenti che, con due semplici piegature, sono pronte per essere spedite. I pacchetti dei luoghi (non comuni), spiega l’Editore, vogliono essere vademecum completi di tutte le informazioni pratiche e storiche, ma anche di curiosità inconsuete e aneddoti rivelatori, e accompagnano (o sostituiscono) una visita ai più famosi monumenti del mondo facendoceli finalmente vedere per ciò che sono e non per ciò che si suppone che siano. Leggeri e tascabili, poveri e belli, I Pacchetti uniscono libro e cartolina in una veste tipografica inedita e di immediata riconoscibilità. Carteggi e racconti, epistolari, discorsi e altri scritti inconsueti recuperano la lettera come un dono di pensiero per accompagnare un incontro, un’occasione o un evento. Nasce così un’idea regalo o da collezione che, con due semplici piegature, è pronta per essere spedita. La collana I Pacchetti offre uno sguardo inedito, privato e iconoclasta sulla biografia e il mondo interiore di alcuni dei massimi pensatori, artisti e uomini politici di tutti i tempi: l’unica etichetta che questi classici irregolari sopportano è il francobollo.
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