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Addio a Francesco Alliata, il principe che amava il cinema e produsse “Vulcano” con Anna Magnani

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È morto nella residenza di famiglia a Bagheria (Pa), dove da tempo si era ritirato, Francesco Alliata, principe di Villafranca. Aveva 95 anni. Recentemente era uscito per Neri Pozza il suo libro Il Mediterraneo era il mio regno. Memorie di un aristocratico siciliano. Un aristocratico vero, di antico lignaggio, di quelli che fanno pensare al Gattopardo, con più titoli che nomi, e di nomi ne aveva tanti. Era nato a Palermo, da Gabriele Alliata Bazan e Vittoria San Martino come Francesco Giuseppe Felice Immacolata Melchiorre Baldassarre Gaspare Dazio Signoretto Alliata, XIV Principe di Villafranca e del Sacro Romano Impero, Altezza Serenissima, Grande di Spagna, Duca di Salaparuta, Principe di Valguarnera e di Montereale, di Ucria, Trecastagni, Buccheri, Castrorao e Saponara. Francesco Alliata non passerà alla storia per nomi e titoli. Passerà invece alla storia del cinema come inventore delle riprese subacquee e come fondatore della casa di produzione Panaria Film. Dopo gli studi di giurisprudenza a Palermo, durante i quali partecipa al Gruppo Universitario Fascista studentesco, insieme al cugino Quintino di Napoli e agli amici Giovanni Mazza, Pietro Moncada di Paternò, Renzo Avanzo, Fosco Maraini, decide di realizzare una serie di cortometraggi subacquei nelle isole Eolie, primi nel loro genere in Italia, con attrezzature reperite negli Stati Uniti. In seguito, grazie all’interessamento di Roberto Rossellini, fonda la Panaria Film, che produrrà tra gli altri il film Vulcano con Anna Magnani e La carrozza d’oro di Jean Renoir, opere ancora considerate di grande valore.