Dieta chetogenica: sfatiamo le 5 obiezioni più comuni
Ecco come la scienza abbatte 5 obiezioni sulla dieta chetogenica.
L’Aquila, febbraio 2022
Come ogni cosa poco conosciuta, anche la dieta chetogenica è oggetto di obiezioni e falsi miti: giudizi sommari, nati sulla base di una scarsa conoscenza di questo rivoluzionario regime alimentare ed ampiamente sfatati da numerosi studi scientifici che, ogni giorno di più, ne dimostrano la sicurezza e la validità.
Del resto, il rifiuto è una delle reazioni più comuni alle novità, anche in campo scientifico. La chetogenica, ponendo i grassi alla base della piramide alimentare, ribalta ciò a cui siamo stati abituati per anni, suscitando la condanna e le critiche di chi non intende uscire dalla propria comfort zone. Mentre, dati i numerosi benefici che apporta, il mondo scientifico si sta schierando, sempre più all’unanimità, in favore di questo regime nutrizionale.
Vediamo insieme le 5 obiezioni più diffuse sulla dieta chetogenica:
1-
La dieta chetogenica è iperproteica.
FALSO! La dieta chetogenica non può essere iperproteica per definizione. Un eccesso di proteine impedirebbe la chetosi dal momento che innesca il processo di gluconeogenesi, per cui il corpo converte il surplus di proteine in glucosio.
2-
La chetosi è pericolosa.
FALSO! La chetosi è un processo sano, grazie al quale l’essere
umano è riuscito a sopravvivere per secoli, nonostante le carestie e i digiuni. In assenza di zuccheri, il corpo trae energia dai grassi, attraverso la produzione di chetoni. Inoltre, la chetosi non va assolutamente confusa con la chetoacidosi, condizione patologica che si verifica solo nei soggetti affetti da diabete mellito di tipo 1.
3- La dieta chetogenica, basandosi sui grassi favorisce le malattie cardiovascolari: FALSO! Studi e ricerche scientifiche dimostrano come le malattie cardiovascolari, l’alterazione del colesterolo e l’ostruzione delle arterie siano provocate da un eccessivo consumo di zuccheri. In particolare, uno studio del 2004 pubblicato su Annals of Internal Medicine e uno studio del 2018, pubblicato sull’Indian Journal of Medical Research dimostrano come la dieta chetogenica aumenti i livelli di colesterolo buono HDL nel sangue, favorendo il benessere dell’organismo. Inoltre i grassi saturi buoni (grassi MCT, come olio di cocco, mandorle o burro chiarificato), precedentemente demonizzati, sono fondamentali per il benessere del microbiota intestinale, da cui dipende la buona salute dell’intero organismo.
4-
I carboidrati sono una fonte di energia indispensabile per l’organismo. FALSO! Il corpo è una “macchina perfetta” capace di produrre autonomamente glucosio, a partire dai grassi e dalle proteine; mentre non è in grado di produrre questi nutrienti che vanno necessariamente introdotti attraverso l’alimentazione.
5-
La dieta chetogenica è un regime nutrizionale insostenibile nel lungo periodo.
FALSO! La dieta chetogenica non ha controindicazioni e può essere seguita senza limiti di tempo. Basti pensare che i nostri antenati l’hanno praticata per circa ventimila anni senza effetti
collaterali. Inoltre, la chetogenica, rispetto ad altre diete ipocaloriche, non richiede l’ossessivo conteggio delle calorie o il peso delle porzioni ma solo la riduzione dei carboidrati, dunque, a livello pratico, è anche semplice.
“L’unica difficoltà che pone la dieta chetogenica è a livello mentale, perché culturalmente siamo
abituati ad associare la socialità al consumo di zuccheri. Compleanni, festività, riunioni, promozioni, inaugurazioni…”
Ha affermato Fabrizio Mellone, fondatore di LightFlow.
“Quindi, proprio per superare questa barriera e rendere accessibili a quante più persone possibile i benefici derivanti dalla riduzione dei carboidrati – tra cui: aumento delle energie, riduzione dell’appetito, miglioramento della qualità del sonno e delle performance sia fisiche che mentali – abbiamo sviluppato Carbolight, la linea di prodotti a basso indice glicemico che permette di migliorare il proprio stato di benessere senza cambiare le proprie abitudini.
In più, i prodotti Carbolight, con il loro ricchissimo apporto di fibre pregiate, abbattano anche un altro falso mito legato alla dieta chetogenica: la costipazione. Bene, premesso che le fibre, pur
essendo un nutriente essenziale per il benessere del microbiota intestinale e, dunque, dell’intero organismo, sono in generale carenti nell’alimentazione occidentale, con Carbolight tornano ad
essere protagoniste dell’alimentazione, favorendo il benessere dell’intestino e di tutto il corpo.
LightFlow Technology
LightFlow Technology nasce a L’Aquila nel 2012, con la mission di migliorare la vita delle persone. In principio il core business dell’azienda era la rivoluzionaria tecnologia delle fibre tessili Far
Infrared che, a contatto con il corpo catturano le radiazioni termiche emesse e le utilizzano per restituire energia. Poco dopo la linea Fiberlight è stata affiancata da Carbolight, una linea di prodotti low carb, caratterizzata da un’alta percentuale di fibre e arricchita con le proteine isolate del lupino. Dopo anni di studio è nata Nutrilight, linea di integratori che esaltano le proprietà di piante ed ingredienti naturali. LightFlow è un’azienda in continua evoluzione che pone le persone al centro. Per questo LightFlow ha
adottato come canale di vendita il network marketing, che implica la relazione tra gli individui e la fiducia nell’azienda.
LightFlow oggi è presente in tutta Europa, sta approdando negli Stati Uniti e continua a crescere, portando avanti la sua mission e impegnandosi sempre a migliorare e ad arricchire la sua offerta.
Per maggiori informazioni
Ludovica Palmieri –
info@ludovicapalmieri.com
https://www.lightflowtechnology.com/