Home mostre contemporanea A Midsummer Night’s Dream

A Midsummer Night’s Dream

1668

All’ insegna del sogno, dell’ amore e della poesia, per l’ estate 2016, anno della ricorrenza del quadricentenario dalla morte di William Shakespeare, RvB Arts presenta la mostra collettiva dedicata alla commedia Shakespeariana A Midsummer Night’s Dream (Sogno di una Notte di Mezza Estate).  In galleria sono esposti i quadri di tre artisti emergenti: Lorenzo Bruschini, Lucianella Cafagna e Alessandro Sicioldr che nelle loro opere indagano la condizione umana in un mondo costituito da sottomondi, estraneo ad ogni certezza e ad ogni dogma in cui quotidianità ed esperienza teatrale vengono a coincidere nel gran teatro della vita.

I dipinti toccano direttamente i sensi di chi guarda,  obbligandolo a interrogarsi da quale regione del mondo o dell’ immaginazione possano provenire le immagini riportate su tela. Sono figure oniriche, mitologiche che escono dall’ immaginario collettivo prendendo forme quasi umane. Immagini e concetti non vincolati ad un interpretazione univoca. Traspare la sensibilità dell’artista che dopo aver viaggiato a lungo, attraversando la Grecia, giunge a conclusione del suo viaggio a Creta, dove trova il suo luogo magico per fermarsi e dare una prova al mondo umano delle sue geniali visioni ai limiti della realtà. Connessioni con la natura, passano dal cielo all’ inferno e introducono ai misteri della creazione. Il buio è presente in molti quadri poiché è da lì che emerge la materia, come il magma incandescente non visibile nel sottosuolo vuole emergere e scuotere la terra, allo stesso modo il regista pittorico vuole condurci con impeto in queste atmosfere di impalpabili percezioni che sfiorano e turbano tanto i sensi quanto i più reconditi pensieri.

Una forza vitale e dionisiaca unisce in danza echi dal passato e del presente vissuto dando vita ad una rigenerazione mitica di forme e desideri che contaminano le più nude astrazioni logiche.  Con una affinata tecnica l’ artista si mette così al servizio dell’ opera percorrendo trascendentali esperienze. Le figure di Lucianella Cafagna, in un percorso tra memoria e desiderio, affiorano come mutevoli organismi dalla ripetizione molteplice del segno. Il cerchio è elemento decorativo ipnotico e insieme simbolo dell’ eterno ritorno. Un impellente desiderio fa apparire da questo geometrico motivo le femminili creature che svaniscono prima che il nostro sguardo riesca a catturarle; nella notte dei tempi, si accoppiano quelle epiche creature che ora sotto il tocco del pennello si formano sfiorandosi. In un seducente e misterioso gioco sono loro, ammalianti e indefinite figure, a rappresentare quanto di più attraente e inquietante mostra e nasconde la femminile sensibilità.