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Le vie del cibo di Roma in mostra, la Stazione Tiburtina ospita “MOVEAT”

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“MOVEAT – Le vie del cibo: dalla Roma antica all’Europa moderna”: a Roma, presso la Stazione Tiburtina, sarà possibile ammirare la mostra, promossa dal gruppo FS Italiane.

Dedicata alla storia dei trasporti alimentari e reduce dal successo a Expo Milano 2015, l’esposizione fa tappa nell’hub
romano di FS Italiane fino al 15 giugno 2016, in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia. Ideata da Andrea Schiavo e allestita dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’area archeologica di Roma, MOVEAT
viene proposta al pubblico romano nella nuova stazione Tiburtina, visitabile tutti i giorni, dalle 9 alle 18.

Un percorso interattivo fra reperti, immagini, mappe e scritti testimonia l’attenzione al cibo. L’approvvigionamento e la nutrizione nella Roma antica sono raccontati mettendo in luce la centralità italiana nelle rotte d’Europa e del mondo allora conosciuto. Un primo video mostra le principali rotte alimentari durante l’impero romano: la rotta del grano, del vino, dell’olio d’oliva, del garum, delle spezie. Un secondo video è invece dedicato al trasporto di alimenti su rotaie, con treni dei secoli passati che collegavano luoghi di produzione e consumo distanti anche migliaia di chilometri.

tib3La scelta è stata di unire una esposizione tradizionale a una serie di prodotti multimediali e alla ricostruzione di una caupona con i suoi arredi, nell’ottica di coinvolgere il visitatore attraverso il pregio degli oggetti esposti ma anche con immagini, filmati e ricostruzioni trasportandolo all’interno di una taverna antica. La caupona era un luogo di ristoro dove acquistare cibi già pronti, da portare via, oppure mangiare e bere seduti ai tavoli: il primo esempio di street food. Nell’ambiente principale della caupona vi era un bancone all’interno del quale erano murati contenitori per il cibo e le bevande, un forno a legna, per cucinare e riscaldare gli alimenti, e ripiani con pasti pronti e stoviglie; oltre a dolii interrati nel pavimento, contenenti vino e olio, in genere erano stoccate anche anfore per olive, frutta e salse.

Nelle vetrine sono esposti oggetti da mensa scelti in modo da offrire un panorama della produzione ceramica lungo un vasto arco cronologico, a partire dall’VIII secolo a.C. fino all’età repubblicana ed imperiale. Di pregevole bellezza è l’anfora attica a figure nere, facente parte del corredo funerario di una tomba arcaica rinvenuta a Roma in località Sant’Alessandro, che viene presentata per la prima volta al pubblico.