Dal 1˚ al 18 ottobre 2020, l‘Accademia di Romania in Roma, come rappresentanza dell’Istituto Culturale Romeno, organizza la mostra d’arte contemporanea dedicata all’artista Yvonne Hasan, curata dallo storico e critico d’arte Adrian Buga, un progetto realizzato in partenariato con l’Ambasciata di Romania in Italia, con il sostegno della Galleria Sector 1 Bucarest, e con il patrocinio dell’Assessorato alla Crescita Culturale Roma.
La mostra porta in Italia alcune delle opere più rappresentative dell’artista e accademica romena, esponente del filone dell’arte povera nella seconda metà del Novecento; tutti i quadri, spesso collage a tecnica mista, si ammantano, stando all’analisi dello storico Adrian Buga, di una singolare estetica del miserabilismo e della semplicità compositiva in cui i materiali impiegati mutano nella loro funzione fondamentale, da tecnica ad evocativa. Sacchi, tele e alluminio diventano, per mezzo del dato procedimento artistico, delle residenze stabili per le memorie, talvolta dolorose.
L’ermetismo che caratterizza tutta l’opera di Yvonne Hasan rivela un’estetica criptica ma al tempo stesso desiderosa di essere svelata.
Yvonne Hasan nacque il 12 gennaio 1925 a Bucarest e scomparve il 10 agosto 2016. Si laureò presso la Facoltà di Filosofia dell’Università di Bucarest, specializzandosi in Estetica – Storia dell’Arte, studiando con il maestro M.H. Maxy e, successivamente, con il maestro Alexandru Ciucurencu. Fu membro dell’Unione degli artisti visivi sin dalla sua fondazione. Dal 1956 al 1982 fu docente presso l’Istituto di Belle Arti “Nicolae Grigorescu”, a Bucarest, Dipartimento di Storia dell’Arte. Conseguì il dottorato di ricerca presso lo stesso istituto scolastico con una tesi su Paul Klee. È autrice di corsi, studi, articoli di storia dell’arte. Nel 1999 pubblicò il volume Paul Klee e l’arte moderna presso il prestigioso editore romeno di volumi d’arte Meridiane. Ebbe nove mostre personali a Bucarest (nel 1956, 1962, 1968, 1975, 1979, 1984, 1992, 2000 e 2009), una a Tel Aviv (nel 1985) e partecipò inoltre a numerose mostre collettive dopo il 1945.