Da un po’ la scena emergente romana è parecchio vivace e piena di talenti da scoprire. Abbiamo fatto per voi una selezione di quattro gruppi tra i più interessanti della capitale e, se vi interessa sentire cose nuove, questi ragazzi fanno sicuramente al caso vostro.
McFly’s Got Time
Spaziano dal folk al country, unendo influenze provenienti dal rock anni 60′ con sonorità tipiche del moderno indie. Il risultato è un prodotto fresco, godibile e ricercato in ogni passaggio, reso ancora più interessante dalle sfumature vintage che traspaiono dagli arrangiamenti. Attivi dal 2015, i quattro ragazzi del folk romano hanno pubblicato lo scorso anno il loro primo EP dal titolo “Elsewhere”, disco nel quale emerge una forte coesione fra tutti i brani e un buon equilibrio fra suoni allegri e malinconici. I McFly’s Got Time sanno come guidare l’ascoltatore in una dimensione sospesa, con carattere e leggerezza.
Mòn
In attesa del loro primo album, “Zama”, in uscita il 12 maggio per Urtovox Records, i Mòn hanno pubblicato il singolo “Lungs”, in cui la musica, al contempo eterea e concreta, si sposa con le animazioni di Marco Brancato, creando uno dei prodotti audio/video più interessanti della scena attuale. I loro brani colpiscono per il sound ricco, la modernità delle composizioni e la varietà di eventi sonori, per i quali, canzoni che inizialmente sembrano avere un certa impronta, risolvono con sorprendenti variazioni. A tutto questo si amalgama una precisione tecnica ed una pulizia invidiabile, elementi che garantiranno una rapida ascesa sul mercato discografico.
So Does Your Mother
Se pensate che il rock progressivo sia un genere ormai superato, vi sbagliate di grosso. Nessuno come i So Does Your Mother è capace di unire musica dance elettronica con jazz e progressive riuscendo a dare il giusto spazio ad ogni strumento. Infatti i dieci membri della band sanno come giocare con la ricchezza di possibilità che hanno, unendo sintetizzatori, sassofono, clarinetto e flauto traverso alla band tradizionale. I due dischi al loro attivo, “Fac(E)ing the Animals” e “Neighbours”, rivelano tutto il loro estro, districandosi tra testi stravaganti e arrangiamenti eccentrici, frutto di notevoli abilità tecniche. Creatività ed energia rendono i So does Your Mother una delle band più originali del panorama emergente.
La Scala Shepard
Cavalcano l’onda dell’indie rock italiano e lo fanno con singolare destrezza. La Scala Shepard nasce a inizio 2015 fra le strade di Trastevere, infatti è proprio la quotidianità del quartiere romano ad aver ispirato il loro disco d’esordio, “Di Passaggio”, che afferma il gruppo come uno dei migliori attualmente sia dal punto di vista autoriale che interpretativo; interessanti le cover di “Contessa” dei Decibel e di “Insieme a te non ci sto più” di Caterina Caselli. Con il secondo disco, dal titolo “Eureka”, la band dimostra una lucidità ancora maggiore negli arrangiamenti e nei testi, sfociando in un pop-folk che unisce il cantautorato allo stile indie d’oltremanica e dando vita ad un prodotto accattivante.
Simone Zangarelli