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Al Pergolesi di Jesi si apre con “Nabucco”, dedicata a Khaled Asaad, custode di Palmira, vittima dell’IS

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Sarà tutto dedicato all’archeologo siriano Khaled Asaad, custode dell’antico sito di Palmira, trucidato dall’Isis, l’allestimento di Nabucco che inaugura il 16 ottobre la 48/a stagione lirica del Teatro Pergolesi di Jesi, con replica il 18 ottobre e un’anteprima giovani il 14 ottobre. Lo spettacolo viene dall’allestimento dell’opera de Tenerife-Auditorio “Adán Martín”. Nel cast Carlos Almaguer, Maria Billeri, Ramaz Chikviladze, Leonardo Gramegna ed Elisa Barber. Regia e scene di Stefano Monti, con elementi scenici dello scultore Vincenzo Balena, costumi di Massimo Carlotto e luci di Nevio Cavina. Aldo Sisillo dirige l’Orchestra dell’Opera Italiana e il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”. «Nabucco – spiega Monti – è un patrimonio dell’umanità perché ci racconta una storia universale di incomprensioni fra popoli, di pregiudizi, di muri, che hanno attraversato il tempo e oggi si ripetono, con sconcertante attualità, negli stessi luoghi del racconto. Nella mia regia non ho potuto ignorare quello che sta accadendo oggi negli stessi luoghi dov’è ambientata l’opera verdiana, ovvero la distruzione di siti archeologici di inestimabile valore artistico». Nel cartellone della stagione, dedicata a Mario Del Monaco, per il centenario della sua nascita, anche “Don Pasquale” di Donizetti e “La vedova allegra” di Lehar, con regia di Vittorio Sgarbi.