Si apre con un sentito omaggio a Michel Petrucciani, genio francese del jazz del secolo scorso, il magnifico concerto di Chihiro Yamanaka, andato in scena il 17 aprile al Parco della Musica. La musicista giapponese, accompagnata dal suo “Femal Trio”, Dana Roth basso elettrico e Karen Teperber batteria, ha accompagnato gli spettatori in un percorso musicale totale.
Proseguendo sulla scia di Thelonius Monk e gli standard classici di “Summertime”, Yamanaka ha saputo rileggere il classico interpretandolo alla luce della sua poetica visionaria. Una poetica nella quale si mischiano non solo gli spazi ritmici, ma temi e sfumature unici.
Non mancano i momenti personali come “The preacher”. Una canzone che si apre come una rapsodia quasi serena e che finisce per travolgere il pubblico con un oceano di noti e virtuosismi che lasciano quasi senza fiato.
Continua il concerto con il suo cavallo di battaglia: la rilettura personale di “Per Elisa”. Un momento che sembra virare verso paesaggi a là Louissier o Cicero, ma che, al contrario, diventa ancora più acido.
C’è anche spazio per una virata verso il Brasile con le musiche di Antonio da Silva. Chiude il concerto un ultimo omaggio alla sua musica che ha fatto la storia: una rilettura molto personale del classico dei classici di Scott Joplin “The entertainer”. Una evoluzione che ha lasciato di stucco il pubblico, facendole tributare i meritatissimi applausi.