Una musica piena di immaginazione e senza categorie, suonata con un tocco meraviglioso che riesce a creare qualcosa di perfetto e unico. Questa è la sorprendente arte interpretativa, dalla A alla Z, alla quale la pianista Johanna Summer, la “nuova stella nel paradiso del pianoforte”, ci ha abituati e che ora sarà possibile apprezzare dal vivo in tre serate tutte siciliane organizzate dall’Associazione Catania Jazz, con la direzione artistica di Pompeo Benincasa, per il Circuito Jazzistico Siciliano: giovedì 17 marzo al Teatro Comunale Regina Margherita di Caltanissetta, venerdì 18 al Teatro ABC di Catania e sabato 19 al Golden di Palermo, in un doppio concerto che vedrà esibirsi sul palco, nella prima parte della serata, anche David Helbock in un repertorio improntato a John Williams e la Summer in un caleidoscopio Schumanniano tratto dal suo omonimo e più recente album.
“Un’artista che sembra perseguire senza paura la propria musica”, come la definisce il poeta pianista Malakoff Kowalski, il suo stile e il suo talento hanno suscitato raramente, per una giovane strumentista, reazioni così entusiaste.
Per quest’album, dal titolo appunto “Schumann Kaleidoskop” , Johanna ha utilizzato la musica di “Kinderszenen” e “Album für die” di Robert Schumann Jugend” come punti di partenza per sviluppare improvvisazioni completamente libere, creando così una musica completamente nuova ad ogni “run”. Il fatto che Johanna Summer assuma la disciplina suprema, il pianoforte solista, per il suo debutto, dimostra che è un’artista che non va mai per la strada facile. Che si tratti di brani classici, composizioni originali o standard jazz, riesce sempre a sviluppare una narrazione ampia e dinamica, a volte delicata e fragile, a volte piena di tensione e ritmicamente avvincente o irresistibilmente melodiosa. Allo stesso tempo, l’ascoltatore non ha mai l’impressione di essere interessato a mostrare quante più idee possibili o a presentarsi come un virtuoso. Tutto avviene nello spirito della narrazione musicale, con una visione estremamente matura e lungimirante della drammaturgia, della dinamica, della tensione e dell’atmosfera. Il magazine “Süddeutsche Zeitung” chiama semplicemente il risultato che ne fuoriesce “una piccola sensazione”, la rivista Downbeat “un debutto unico, degno di lode nella sua ricerca di unire i generi” e la rivista Jazz Things descrive l’artista come “una pianista dal carattere molto speciale, virtuoso, sottile e filigranato”. Con un blend di Jazz, musica classica e gioco libero, Johanna Summer crea la sua musica fuori dal momento, ed è una vera esperienza ascoltarla.