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Music from The Yellow Shark di Frank Zappa, Peter Rundel ed Ensemble Giorgio Bernasconi presso l’Auditorium Parco della Musica

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Music from The Yellow Shark di Frank Zappa, frutto di un raffinato lavoro di ricerca e composizione operato dal celebre direttore d’orchestra Peter Rundel e dall’autore dei brani scomparso poco dopo la compiuta realizzazione del progetto torna ad essere eseguita per RomaEuropa Festival dall’ensemble Giorgio Bernasconi dell’Accademia Teatro alla Scala a distanza di 26 anni  dal suo debutto al Festival di Francoforte del 1992.

Presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma i brani magistralmente eseguiti hanno riscosso un entusiastico successo da parte del pubblico in sala, divertito e stupito dal forte impatto e dalla ricchezza delle suggestioni evocate, segni precisi della presenza creativa e dalla visionarietà del leggendario Frank Zappa e della perizia di Peter Rundel, attento a elaborare il tutto secondo le indicazioni talvolta ossessive, come raccontato da egli stesso, dell’autore, relativamente a tecnica del suono e produzione dello spettacolo.

Il risultato dell’operazione, difficile e anche piena di insidie, è stato quello che ha fatto assistere il pubblico ad un unicum musicale compiuto dalla rilegatura  dei diversi brani nella loro sconfinata varietà stilistica, alcuni con un gusto da camera (quintetti di archi e di fiati) e altri invece da big band, con strumenti dai suoni suggestivi e immanenti nel tempo come il mandolino e la celesta; l’alternarsi di diversi suoni, da quello del mandolino fino ad arrivare alla chitarra elettrica ed anche a quello di semplici oggetti di uso quotidiano ha indicato la forte portata scopica  e immaginativa, specchio della frammentazione (evocata nella speculazione filosofica sull’oggi) del mondo contemporanea.

Suggestioni della cultura pop unite e cucite elegantemente ad avanguardia accademica, elegie incorniciate in un mondo in dissoluzione e degrado rivestite di una vernice ironica: ciò che emerge dall’ascolto di questi brani dal vivo è una forte ricerca quasi filologica nell’universo di Frank Zappa compiuta dal direttore e dagli orchestrali, allo scopo di rendere viva quella che si stava configurando come un’opera contemporanea inscritta nel settore “alto” del mondo musicale. Lo stile e l’energia mai invasiva del direttore d’orchestra, specializzato nella musica del XX secolo, sono riusciti ad abitare in ugual misura i diversi spazi della musica contemporanea, dal rock alla classica, con la consueta vena critico-satirica che contraddistingue Frank Zappa e che segna inevitabilmente tutte le esecuzioni dei suoi brani.