Sarà un luogo dove la spiritualità è coniugata con la difesa dell’ambiente l’ex Eremo
benedettino della Pietra di Bismantova, sull’appennino in provincia di Reggio Emilia, che riaprirà al pubblico il prossimo 3 luglio. Nell’edificio, donato dalla Diocesi reggiana (in
particolare dalla Parrocchia di Ginepreto) al Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano, sono infatti terminati i lavori di recupero e allestimento dei locali, durati tre anni. L’operazione è stata finanziata dal Programma di sviluppo rurale della Regione
(per 500.000 euro) e dal Gal Antico Frignano Appennino Reggiano (100.000 euro) oltre che dal Comune di Castelnovo Monti e direttamente dal Parco nazionale.
La donazione dell’immobile era condizionata all’impegno di realizzare al suo interno un centro di “custodia del Creato”, e così è stato (si chiamerà “Laudato Si'”). Ci saranno un bookshop, una sala per attività di associazioni e artisti, una scuola sui temi dell’enciclica in collaborazione col centro di Etica ambientale di Parma e un presidio dei Carabinieri forestali. “Abbiamo sofferto un po’ il tempo del Covid, ma ormai siamo arrivati. Gli spazi recuperati saranno un centro con informazioni e suggestioni sulla custodia del creato e su Bismantova”, spiega il presidente del Parco nazionale Fausto Giovanelli. Che, tra le
iniziative fatte durante la pandemia, ricorda anche un convegno internazionale su “ecologia e religione”. All’inaugurazione dell’eremo interverranno il vescovo di Reggio Emilia Massimo Camisasca, il prefetto di Reggio Emilia Iolanda Rolli e il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Il giorno dopo (il 4 luglio) si terrà una pubblica “lettura continua” dell’enciclica “Laudato Sì”, di Papa Francesco, del 2015.