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Ancora sangue su Istanbul, la strage del kamikaze siriano

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Ancora sangue su Istanbul. La maggior parte dei 10 morti nell’attentato al centro storico e turistico di Istanbul è straniera. Lo ha confermato il vice premier Numan Kurtulmus. Il vicepremier ha aggiunto che due dei 15 feriti sono in gravi condizioni. Tra i feriti, secondo le notizie di stampa precedenti, ci sono sei tedeschi, un norvegese e un peruviano. Il kamikaze che si è fatto esplodere nella piazza Sultanahmet è di origine siriana, come annunciato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ed è nato nel 1988, ha confermato il Kurtulmus. La piazza Sultanahmet di Istanbul, teatro dell’attentato che questa mattina ha ucciso 10 persone, è il cuore della Istanbul turistica e ospita le tracce più significative della città romana, bizantina e ottomana. Non è la prima volta che finisce nel mirino dei terroristi. Poco più di un anno fa, il 6 gennaio 2015, un’attentatrice suicida si fece esplodere all’ingresso di un commissariato di polizia vicino alla piazza, ferendo un agente e uccidendone un altro. L’attacco fu inizialmente attribuito a un gruppo di estrema sinistra, ma poi emerse che la kamikaze aveva legami con il sedicente Stato islamico (Is).