La “doggy bag“, la borsa per il cane? Una cosa da americani, comunque volgare, da poveracci. Fino a poco tempo fa questo era il giudizio degli italiani sulla tradizione statunitensi di chiedere al ristorante di confezionare gli avanzi e portarseli a casa. Le cose stanno lentamente cambiando, almeno secondo una indagine della Coldiretti sulle abitudini alimentari. Più di un italiano su quattro continua a disprezzare questa abitudine, ma ormai italiano su cinque (20 per cento) quando esce dal ristorante si porta almeno talvolta a casa gli avanzi con la cosiddetta “doggy bag”. Peraltro una maggioranza relativa del 28 per cento degli italiani non lascia alcun avanzo quando va a mangiare fuori. La tendenza a finire quanto viene servito a tavola, secondo i suggerimenti del nonni, richiama un passato difficile che – sottolinea la Coldiretti – riconosceva il valore del cibo e la necessita’ di non sprecarlo. Un comportamento che – precisa la Coldiretti – mal si concilia con i troppi pudori ancora presenti nel richiedere gli avanzi del cibo acquistato nel ristorante come avviene abitualmente in altre realta’. Chiedere di portare a casa il cibo avanzato quando si va a mangiare fuori e’ un comportamento molto diffuso in altri Paesi a partire dagli Stati Uniti dove – sottolinea la Coldiretti – la doggy bag e’ una prassi consolidata per gli stessi Vip. Nell’anno dell’insediamento alla Casa Bianca, nella prima visita ufficiale a Roma, Michelle Obama ha scelto nel ristorante “I maccheroni” un menu a base di assaggi di pasta alla carbonara, lasagna e amatriciana accompagnati di vino rosso e prosecco facendosi notare per la richiesta della “doggy bag” con gli avanzi della cena, come segnale contro lo scandalo degli sprechi alimentari, mentre l’anno scorso la cantante Rihanna e’ uscita da un prestigioso ristorante di Santa Monica esibendo una bottiglia di Sassicaia non ancora svuotata del tutto.