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Fermato giro di prostituzione minorile a Roma Termini

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Adescavano le loro vittime nella zona di Roma Termini: la Polizia di Stato ha arrestato alcuni soggetti per prostituzione minorile. Dalle indagini sarebbe emerso che lo scalo ferroviario rappresentava una sorta di punto di incontro, oltre che di adescamento dei minori, condotti verso la via della prostituzione. Maschi e femmine, dai 13 ai 17 anni, per la maggior parte di etnia rom: questo l’identikit delle vittime. Sei in tutto le ordinanze di custodia cautelare emesse, di cui una in carcere, le altre cinque ai domiciliari. Ancora una persona risulta irreperibile. L’operazione “MEETING Point” ha permesso di identificare alcuni uomini tra i 35 e i 40 anni, ma tra gli adescatori ci sono anche degli anziani, di cui un ottantenne che nel frattempo è deceduto. Gli arresti sono giunti al termine di una lunga serie d’indagini. Da circa un anno, infatti, il Compartimento Polizia Ferroviaria per il Lazio si era messo sulle orme di alcuni sospettati. Fondamentali in tal senso sono state le attività d’intercettazione, osservazione e videoriprese, oltre a numerose audizioni protette.  “Gli  incontri – racconta Emanuele Fattori, dirigente del settore operativo  della polizia ferroviaria di Roma Termini – avvenivano sul lato destro della stazione, nei pressi di via Giolitti, mentre i rapporti sessuali si consumavano a bordo di treni in lunga sosta, nei bagni pubblici della  stazione o di esercizi commerciali, ma anche in abitazioni private”. I soggetti usavano avvicinarsi all’area delle scale mobili dove attendevano l’arrivo dei minori di origine rom, sia di sesso maschile che femminile, contattandoli di persona o telefonicamente. I compensi variavano dai 10 ai 50 euro a prestazione. Tra gli indagati ci sarebbero anche alcuni cittadini residenti nella Capitale e nell’hinterland, altri nelle province di Rieti e Viterbo. Nel corso dell’attività, nei mesi scorsi, erano già stati arrestati in flagranza di reato un 59enne e un 79enne. Eseguite anche perquisizioni personali e domiciliari nei confronti dei soggetti indagati.

Di seguito il video della Polizia di Stato: