La vita umana “non e’ un vagabondare senza senso, ma e’ un pellegrinaggio che, pur con tutte le sue incertezze e sofferenze, ha una meta sicura: la casa del nostro Padre, che ci aspetta con amore”. E’ il messaggio lanciato da Papa Francesco all’Angelus per la Festa dell’Assunta. Il Pontefice – in una Roma semi deserta – si è affacciato alla finestra del Palazzo Apostolico su piazza San Pietro, rompendo l’ennesima tradizione. E’ la prima volta da circa 60 anni che questa preghiera mariana nel giorno di Ferragosto viene recitata dal Papa in Vaticano e non nella residenza estiva di Castel Gandolfo, ai Castelli Romani. “Se la misericordia del Signore e’ il motore della storia, allora Maria – ha affermato il Papa spiegando il sinificato del dogma dell’Assunzione proclamato da Pio XII nel 1950 – non poteva “conoscere la corruzione del sepolcro colei che ha generato il Signore della vita” e “tutto questo non riguarda solo Maria. Le ‘grandi cose’ fatte in lei dall’Onnipotente ci toccano profondamente, ci parlano del nostro viaggio nella vita, ci ricordano la meta che ci attende: la casa del Padre”. “Il Vangelo ci mostra qual e’ il motivo piu’ vero della grandezza di Maria e della sua beatitudine: e’ la fede. Maria e’ la grande credente”. Papa Francesco lo ha detto citando le parole di Elisabetta nel Magnificat: “Beata colei che ha creduto nell’adempimento di cio’ che il Signore le ha detto”. “La fede – ha spiegato – e’ il cuore di tutta la storia di Maria; lei sa, e lo dice, che gli orgogliosi nelle trame del loro cuore”. “Il Magnificat – ha aggiunto Francesco – ci lascia intuire il senso compiuto della vicenda di Maria”. E poi un invito a sorpresa per i fedeli: “Come sarebbe bello se oggi voi decidete di andare a trovare la Madonna nel giorno della sua festa”. Invito a far visita alla “Salus Populi Romani” venerata alla Basilica di Santa Maria Maggiore, alla quale il Papa e’ molto legato.