Home news cronaca Roma, controllo antiprostituzione: donna ferita con coltello a serramanico da “collega” per...

Roma, controllo antiprostituzione: donna ferita con coltello a serramanico da “collega” per un pezzo di marciapiede

2092

La scorsa notte, i Carabinieri di Roma hanno svolto una vasta operazione di controllo del territorio nell’ambito della lotta alla prostituzione in via Salaria, via dei Prati Fiscali, viale Tupini, viale Europa, viale America, viale dei Primati Sportivi, piazzale Francesco Parri, piazza Gandhi, viale Marconi, via Cristoforo Colombo, via Prenestina, via Palmiro Togliatti.
I controlli delle ragazze hanno portato all’identificazione di 35 donne, tutte di nazionalità romena. Inoltre sono stati controllati 85 automobilisti/clienti, di cui 9 multati per violazioni al codice della strada.
Tra le persone che i Carabinieri hanno fermato nel corso dei controlli anche un cittadino albanese di 27 anni e uno romano di 48 anni, trovati in possesso di numerose dosi di cocaina e che sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; un romano di 57 anni che si è opposto all’identificazione minacciando i Carabinieri con una siringa è stato arrestato per minaccia e resistenza a pubblico ufficiale; un cittadino romeno di 43 anni che da una verifica alla banca dati è risultato destinatario di un decreto di allontanamento dal territorio italiano è stato denunciato.
Arrestata in flagranza di reato una ragazza di 25 anni, che si prostituiva in via Salaria, per avere chiesto dei soldi ad una connazionale di 38 anni per “concederle” l’utilizzo di un tratto di marciapiede per l’esercizio della professione, facendo valere un presunto diritto di controllo su quella porzione di territorio. I Carabinieri hanno raccolto la denuncia della vittima la quale è stata aggredita e ferita al petto ed al gomito dalla collega, armata di un coltello a serramanico, riportando una prognosi di 7 giorni. La donna arrestata dovrà rispondere di estorsione e lesioni personali. Sono in corso indagini per capire se la donna abbia agito autonomamente o per conto di una organizzazione di sfruttatori.