Partiamo da un punto: Marino non è più sindaco di Roma. Alla fine sono stati in 26 (uno più del quorum) a dimettersi, con il conseguente scioglimento dell’assemblea capitolina e della giunta. Al posto del sindaco chirurgo è stato individuato Francesco Paolo Tronca, prefetto di Milano: sarà lui il nuovo commissario straordinario che guiderà la Capitale verso il Giubileo.
Palermitano di nascita, Tronca, alla guida di Expo in questi mesi, ha manifestato la sua sintonia nei confronti del prefetto di Roma, Franco Gabrielli, e orgoglio nei confronti di Renzi: “Nessun tentennamento, non ho chiesto nessun momento per riflettere – afferma – Quando arrivano richieste così importanti un prefetto deve andare avanti e fare il suo dovere”.
Sarà quindi lui l’uomo che dovrà preparare la Capitale all’atteso Giubileo. Tronca, però, non parla di modello Expo da esportare: “Non mi piace parlare di un modello di Milano da esportare, di un modello che si cala così dall’alto. Bisogna prendere il meglio di tutta questa esperienza e adattarla a una realtà che è diversa”, spiega in conferenza stampa.
Con questa scelta è chiaro però l’orientamento del governo, che probabilmente spera di poter replicare il modello dell’Esposizione universale per l’organizzazione dell’Anno Santo. Quel che è certo è che, con la caduta di Ignazio Marino, da qui a primavera, quando i romani torneranno alle urne, in città si aprirà la fase commissariale, chiamata alla sfida più grande: far funzionare Roma dall’8 dicembre prossimo, con l’arrivo di milioni di persone da tutto il mondo.
“Questa pagina si è chiusa, ora basta polemiche, tutti al lavoro“, chiosa il premier Renzi che, dopo il “disastro” Marino, pensa ai fatti e al Giubileo come chance. Manca solo un mese e non c’è più tempo da perdere: la prossima settimana dovrebbe arrivare il provvedimento con nuovi fondi e il varo del cosiddetto “dream team”, che dovrà realizzare l’impresa insieme a Tronca.