Quarta nel medagliere, un oro e tre bronzi e una vittoria rincuorante per il proseguo del torneo. L’Italnuoto non poteva cominciare nel migliore dei modi i campionati mondiali di Kazan 2015. Certo non si è ancora a livello di Cina, Russia e Stati Uniti, però dopo una settimana essere la quarta forza del medagliere non capita tutti i giorni. In questo sport, l’Italia ha conosciuto anche gli abissi più profondi specialmente quelli dell’Olimpiade di Londra 2012. Fortunatamente in Kazan almeno per ora sta avvenendo l’effetto contrario. Non si può dimenticare la medaglia d’oro conquistata dalla Cagnotto dopo svariati tentativi. Questa volta la bolzanina ha sconfitto i tanti temibili cinesi che le impedivano di raggiungere sempre il traguardo. Un trionfo sognato da tanto non può far fare il salto di qualità all’Italia nel medagliere. I mondiali però sono iniziati subito con una medaglia di bronzo e senza troppe attese per conquistare un podio. Giorgio Minisini e Manila Flamini nella novità di questo mondiale nel nuoto hanno portato subito una medaglia di bronzo nel duo misto tecnico con il punteggio finale di 86.3640. Tra l’altro questa medaglia ha un sapore particolare: si tratta della centesima iridata della Federazione Italiana Nuoto. Un bottino che potrebbe aumentare grazie alle gare negli altri stili. La vittoria stupenda dell’Italia di pallanuoto maschile contro la Russia per 8-6 è stata non solo fondamentale per l’accesso alla seconda fase del torneo, ma anche da stimolo per fare bene. Certo i problemi ci sono e non bisogna sottovalutarli. Se si esclude Tempesti, troppe le amnesie in difesa, mentre, nella fase offensiva, si è proceduto troppo a strappi con i gol e le azioni più importanti che sono scaturite solo dopo i gol degli avversari. Non si è robot, ma umani, gli azzurri possono ancora dire la loro nella competizione che terminerà sabato 8 agosto.