Home news Sciolta Ostia, non Roma. Il sindaco ai Caraibi semi-commissariato dal prefetto Gabrielli

Sciolta Ostia, non Roma. Il sindaco ai Caraibi semi-commissariato dal prefetto Gabrielli

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Ignazio Marino resta in vacanza e anche Sindaco. Ma sostanzialmente commissariato. Questa la sintesi di una giornata in cui si attendevano le decisioni del governo sulla sorte del Comune di Roma dopo gli scandali di “mafia capitale”. Nella sostanza il Comune non viene sciolto. A pagare e’ il Municipio di Ostia, che e’ stato invece sciolto dal ministro dell’Interno Alfano per infiltrazioni mafiose conclamate. Roma resta nel limbo, perché molte delle competenze del Sindaco passano nel concreto al Prefetto Gabrielli. È lo stesso Marino – rimasto ai Caraibi – ad ammetterlo: “Intendo incaricare il prefetto Gabrielli, nel quadro dei rapporti di leale collaborazione tra le istituzioni locali e lo Stato, del compito assicurare proposte e indicazioni al sindaco per interventi di risanamento dei settori più compromessi”. Secondo Il Viminale, i “settori” sono: verde pubblico e ambiente, emergenza abitativa, immigrazione e campi nomadi, l’adozione o l’aggiornamento dei regolamenti comunali secondo principi di imparzialità e buon andamento specificamente sull’affidamento dei lavori per servizi e forniture, un’autotutela degli affidamenti disposti in assenza di regolari procedure concorsuali, predisposizione e aggiornamento di un albo delle ditte fiduciarie per l’affidamento dei lavori e dei servizi in economia, il monitoraggio della effettiva operatività della centrale unica degli acquisti, l’avvio delle procedure di annullamento delle determine dirigenziali, l’implementazione del sistema dei controlli interni, l’avvio dei procedimenti di verifica dei contratti, compresi quelli di servizio con l’Ama Spa per verificare le effettive condizione e la sostenibilità tenuto conto della evoluzione normativa e contabile di tali contratti. Inoltre, per il Giubileo, spiega il sottosegretario De Vincenti “a Gabrielli viene attribuito il compito di realizzare necessario raccordo operativo tra le varie istituzioni interessate affinché tutto funzioni in maniera organizzata tra il Comune di Roma che si occuperà di accoglienza e mobilità e Regione Lazio che penserà ai servizi sanitari”. Nei fatti, sindaco dimezzato, anche se dal mare si dice soddisfatto. Insoddisfatte le opposizioni in Campidoglio. Che invocano il ritorno dei romani alle urne.