“Una famiglia per una famiglia”: questo il nome del progetto solidale partito nel 2003 per opera della fondazione Paideia, in collaborazione con la città di Torino ed oggi inserito nelle politiche sociali di Roma Capitale e in sperimentazione in altri comuni del nord Italia.
Si tratta di una nuova forma di affido diurno che si differenzia dalle tradizionali forme perché destinata a nuclei familiari e non ai singoli minori. Gli interventi sono finalizzati al sostegno d’intere famiglie al fine di creare un rapporto di parità, sviluppando una maggiore collaborazione tra nuclei, e di intervenire in situazioni di disagio.
Ad una famiglia in difficoltà viene affiancata una famiglia “risorsa”, in una relazione solidale e di prossimità: i membri dei due nuclei offrono le proprie specifiche competenze, determinate da età, professioni ed inclinazioni differenti. A Roma già otto famiglie inizieranno questa catena solidale, nelle parrocchie di San Lino a Pineta Sacchetti e Santa Maria
della Salute a Primavalle.
“Le difficoltà cui si rivolge il progetto Una famiglia per una famiglia non sono solo economiche, ma comprendono diversi ambiti sociali come salute ed educazione”, spiega l’Assessore capitolino alle Politiche sociali, Francesca Danese. “Vogliamo tenere unite le famiglie e lottare contro la povertà e l’esclusione sociale. Proprio a tal fine – conclude Danese – stiamo lavorando ad una nuova programmazione che porterà ad un incremento dei servizi per volontariato e a nuove forme di cooperazione sociale, che incidono sulla qualità della vita di un quartiere”.
Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma, sottolinea l’importanza dell’iniziativa: “Credo che questo progetto farà il bene della nostra città – dichiara Feroci – stiamo iniziando un percorso che ci aiuta a comprendere l’importanza delle famiglie e il bisogno di una maggiore attenzione e collaborazione reciproca”.
Cristina Graceffa