Home oltre Roma L’Orestea che lascia senza fiato alla Pergola di Firenze

L’Orestea che lascia senza fiato alla Pergola di Firenze

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Elisabetta Pozzi, foto di Fabio Donato

Teatro della Pergola di Firenze, dal 2 al 7 febbraio 2016 in scena “Coefore e Eumenidi”,  seconda e  terza parte dell’Orestea di Eschilo. L’unica trilogia della tragedia greca sopravvissuta fino ai giorni nostri. In “Coefore” assistiamo al ritorno di Oreste (Giacinto Palmarini) ad Argo, a dieci anni dalla scomparsa del padre. Ispirato da Apollo, entra nel palazzo reale fingendosi straniero e compie la sua vendetta uccidendo la madre Clitemnestra (Elisabetta Pozzi) e il suo amante Egisto (Paolo Serra). In “Eumenidi”, titolo è ispirato alle dee della vendetta, si racconta la persecuzione nei confronti di Oreste che culmina in un processo nel tribunale dell’Areopago; le Erinni sono le inquietanti accusatrici, Apollo (Claudio Di Palma) il difensore di Oreste;  Atena (Gaia Aprea) presiede la giuria  che lo assolve.

“Uno spettacolo di teatro totale”, cita il regista Luca De Fusco . Nella scenografia un fiume di luce divide a metà il palco inclinato. Le immagini proiettate sul fondo rappresentano il severo palazzo reale di Argo, o un’eterea ambientazione interiore. Le musiche, curate dal compositore israeliano Ran Bagno, si mostrano all’altezza dei giochi di luce proiettati.  Sul palco attori e ballerine della Compagnia di Danza Contemporanea Körper di Napoli si muovo in perfetta armonia. L’unione di questi elementi, regala un’Orestea in chiave moderna, creando uno spettacolo coinvolgente. I personaggi  trasmettono le loro emozioni al pubblico, rendendolo parte integrante dello spettacolo grazie all’interpretazione della giuria popolare dell’Areopago.

 

di Erica Mazza