Famoso per i suoi video di satira politica su Youtube, è poi sbarcato al Teatro Dehon con “Pinuccio chiama Bologna”. Sul palcoscenico un solo attore, un solo “One-man-show “ che intratteniene il pubblico tra risate e stupore. Pinuccio incentra lo spettacolo sull’ accrescente importanza comunicativa che, al giorno d’oggi, assumono piattaforme come Facebook, seguito poi da tutti gli altri Social Network. Sembra che gli scambi culturali di idee, di approfondimenti tematici o riflessioni di qualsivoglia tipologia, vengano sostituiti da un circolo vizioso di “disinformazione totale e terrificante”. <L’ ho visto nel post di un amico che mi ha “taggato”>. E’ questo il tipico linguaggio da Social, è questa la condivisione istantanea di informazioni e di idee, per lo più fallace, dei nostri giorni. Il web diventa, anche uno strumento di influenza politica e sociale. Pinuccio parte con fluidità ed umorismo dai Social Network, fino a giungere ai fatti di cronaca attuale, tra i quali le candidature elettorali. Futuri politici con nomi buffi e volti fuori dall’ ordinario. Compaiono slide che ritraggono addirittura candidati che si presentano in due liste differenti! Ritratti nelle loro “versioni politiche”, sfiorano il ridicolo. E’ il momento in cui scoppiano gli applausi. Nella candidatura al Pdl la foto mostra come il candidato porta una visibile scollatura, in quella del Pd l’abito è sobrio ed i capelli sono tagliati tipo “hipster girl”. Risate assicurate.
L’ attore barese, baffi e capelli lunghi, per la prima volta esce dalla sua città trascinando il pubblico in un vortice di umorismo. Dopo il successo ottenuto al Dehon, l’ auspicio è di vederlo girare ancora tanto per l’Italia!
Alessandro Vellaccio