“Fammi scattare un selfie… mmm… #InthemiddleofNowhere”.
Cinque personaggi in cerca di rete in scena al Teatro Trastevere per la prima assoluta di “Non ti fissare. Tu chiamale se vuoi ossessioni”, dal 23 marzo al 2 aprile.
La compagnia “Come risolvere in 2” porta sul palco le debolezze e le fissazioni irrazionali dell’ uomo medio moderno. I sintomi sono: attaccamento al cellulare, ipocondria, erotomania, solitudine, ossessione per il lavoro.
Lo spettacolo, diretto da Velia Viti e scritto da Maria Antonia Fama e Lorenzo MIsuraca, mostra il lato oscuro della società in modo brillante, mostrandone i tratti patologici, come il rintanarsi in (pre)occupazioni ossessive per sfuggire alla paura della solitudine, ai problemi dell’infanzia, all’isolamento sociale.
Ironia, anglicismi tipici della generazione social, espressività e puns inaspettate portano lo spettatore e gli attori in un bosco sperduto. In esso, i cinque personaggi raccontano loro stessi e le loro manie; il loro incontro darà vita a situazioni esilaranti e di riflessione tragicomica sulle fissazioni dell’individuo moderno e sul modo in cui riconoscerle e combatterle ridendoci su.
Lo spettacolo è un connubio di comicità britannica, atmosfere surreali USA e momenti tipicamente italiani, che non delude lo spettatore e lo lascia con un sorriso divertito sulle labbra anche dopo la chiusura del sipario.