Moving Bodies Festival, oggi alla sua terza edizione, nasce dall’esigenza di dare spazio visivo al Butoh in relazione con la performance, la danza e il teatro, sia come danza che come filosofia d’arte.
Moving Bodies Festival si rifa’ al pensiero di Masaki Iwana che ci invita a riflettere sulla necessità urgente di portare nella contemporaneita’ la pratica del Butoh; se si desidera entrare in relazione con il Butoh, esso va portato nella contemporaneità di chi lo pratica. Hijikata, fondatore del Butoh, si è dedicato a una minuziosa e precisa trasmissione dell’approccio e della ricerca della danza Butoh. Grazie ai suoi insegnamenti, chi si accosta al Butoh puo’ metterlo in pratica seguendone i vecchi codici ma anche aggiungendone sempre di nuovi tramite esplorazioni finalizzate ad ampliarne il linguaggio per mantenerlo in vita, arricchendolo di eterogeneita’. Per tale, il festival diventa spazio relazionale tra Butoh, performance art, para-cinema, teatro e danza.
DIFFERENZA
Il tema sul quale verteranno gli spettacoli e le tre residenze aperte ad artisti performativi e visivi, ricercatori universitari, e video/film makers e’ la DIFFERENZA. Per noi, Ambra G. Bergamasco ed Edegar Starke, curatori e direttori di Moving Bodies Festival, l’urgenza di dare visibilita’ al tema della Differenza sorge da un sentire condiviso ed il lavoro che abbiamo svolto nel 2015 e 2016. Grazie al Create-Ireland Artist in The Community Award ricevuto da Ambra, si e’ potuto lavorare su temi quali: identita’ razzismo, migrazione, genere, confini, conflitto e sono nate collaborazioni con Dante Tanzi, Mahasty Eslahi, Zoe O’Reilly e membri di Guerilla Aerial e Choko-Butoh, a Dublino, in Irlanda.
Il concetto di Differenza mette in questione la propriocezione, l’ identita’ e l’esistenza, in uno spazio tempo specifico ed in relazione con l’altro, definendo o modulandone i confini, offrendosi come terreno fertile di mutazioni e creazioni. Come possono questi sentimenti e approcci trovare e scoprire vocabolari nella danza, nella performance, nell’arte e nella ricerca accademica? Come si incontrano i diversi “fare”? Come mapparne, conservarne le relazioni ed il loro impollinamento? O il loro rifiuto? Ambra G. Bergamasco ed Edegar Starke vivono la differenza non come negazione, ma come prospettiva affermativa. Imparare e non denigrare, creare nuove comunità della differenza e non l’innalzamento di muri. Differenza diventa così omni mundo creativo per affermarsi nel reale.
“MOVING BODIES FESTIVAL”
8-9-14-15-16 Luglio 2016
Teatro Espace, Via Mantova 38, 10153, Torino