Regista e attore, reduce del successo come interprete di Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni e dopo essersi confrontato con autori contemporanei quali Pinter, Lagarce e Katja Brunner, con Misura per Misura, Valentino Villa affronta per la prima volta la drammaturgia shakespeariana. La città di Vienna, che fa da sfondo alle vicende narrate dal più importante e complesso autore teatrale, lascia spazio ad una scenografia (realizzata da Francesco Mari) che è bordello, prigione e spazio mentale in cui le dinamiche di relazione interpersonale sono inquinate da frigide rappresentazioni del potere. Attraverso sovrapposizioni temporali dal gusto cinematografico, e con il supporto di Marco Angelilli (Trainer e collaboratore della compagnia Ricci/Forte) per la cura dei movimenti, Villa invita i nove attori (Tommaso Arati di Maida, Daniele Bianchini, Alessandro Castiglia, Dario Guidi, Gabriele Pestilli, Adele Pani, Indri Qyteza, Francesco Rizzo, Serena Sansoni) ad affrontare la concretezza della parola shakespeariana e insieme la sua dimensione simbolica ed evocativa. Ma Misura per Misura è anche un’occasione di riflessione, certamente indiretta, su una visione adolescenziale o post-adolescenziale della vita da parte della mente o della coscienza, il desiderio di una effimera perfezione attraverso il sacrificio della libertà e il mascheramento ipocrita delle proprie stesse pulsioni.
25 febbraio al Teatro Brancaccino di Roma, in scena fino al 13 Marzo