Il collettivo Carrozzeria Orfeo torna al Piccolo Eliseo con l’attesissimo Cous Cous Klan, in scena fino al 28 gennaio.
Con una scrittura veloce e graffiante, Gabriele di Luca descrive una realtà distopica – ma non troppo lontana dalla nostra – in cui l’acqua è stata privatizzata ed è diventata un bene riservato ai pochi che vivono in favolosi quartieri circondati da mura presidiate da guardie armate mentre il resto dell’umanità crepa di fame e soprattutto di sete in squallide baraccopoli. È proprio in una di queste favelas ai margini della città che abitano tre fratelli che tirano avanti rubando gioielli e protesi da chirurgia estetica dai cadaveri seppelliti nel cimitero lì vicino: Caio, un ex prete cinico e depresso; Olga, cieca da un occhio che desidera più di ogni cosa rimanere incinta; Achille, sordomuto e sessualmente irrequieto, innamorato della voce del dj di una radio clandestina. Di fronte a loro, in una sgangherata roulotte, vive invece Mezzaluna, un immigrato musulmano che il padre vorrebbe jihadista ma che di giorno sotterra rifiuti tossici e di notte fa l’ambulante. Arrivano a turbare questa realtà già di per sé bizzarra Aldo, un pubblicitario cacciato di casa dalla moglie per esser stato con una minorenne, e, infine, la misteriosa Nina, una folle e caotica quanto seducente ragazza che spunta dal nulla e che sente delle voci.
Dopo il grande successo di Thanks for vasellina (di cui uscirà una versione cinematografica diretta sempre da Di Luca) e di Animali da bar, Cous Cous Klan conferma la capacità di catturare il pubblico con la comicità cupa dei personaggi e con il ritmo serrato dello spettacolo per più di due ore di rappresentazione.
È proprio nella grottesca e quasi barocca caratterizzazione di questi ultimi, esaltata dalla scrittura rapida e cannibale di Gabriele di Luca, la grande forza e l’originalità della pièce: personaggi di una profonda vitalità che con battute caustiche e dal gusto amaro alternate a momenti in cui qualsiasi tipo di leggerezza si dissolve svelando una realtà crudele e spietata, creano un’atmosfera del tutto particolare fatta di cinismo, rabbia e malinconia.
Funziona la regia a tre di Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti e Alessandro Tedeschi e bravissimi anche gli attori Beatrice Schiros, Angela Ciaburri, Alessandro Federico, Pier Luigi Pasino e gli stessi Massimiliano Setti e Alessandro Tedeschi.
Bella e curata nei minimi particolari anche la scenografia di Maria Spazzi.
Uno spettacolo assolutamente da non perdere.