Home teatro “Combustibili”, quando i limiti della resistenza diventano le corde per cantare l’anima

“Combustibili”, quando i limiti della resistenza diventano le corde per cantare l’anima

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Tratto da “Les combustibles” di Amélie Nothomb Combustibili fa riflettere sull’essenza dell’uomo, che si mostra solo quando viene spinto al limite. Un professore, il suo assistente e una studentessa, costretti, da una guerra che li opprime, a vivere insieme, al freddo, nella biblioteca del primo, si troveranno a riflettere sul valore dei libri che li circondano. L’arte immortale della letteratura contrapposta al calore che può divampare per qualche minuto dalle pagine di un volume bruciato.

Personaggi in continua evoluzione, in conflitto con se stessi e con gli altri animano la scena. Roberto Biselli è fenomenale nei panni del professore con la sua ironia e il suo cinismo forzato. Notevole la bravura degli attori e l’ottimo lavoro di regia, che, nonostante gli imprevisti causati dalla chiusura improvvisa del Teatro dell’Orologio, che ha reso irreperibili i materiali scenici originali, è stato capace di ricreare un ambiente efficace e un’atmosfera coinvolgente.

Con Roberto Biselli, Letizia Bravi e Mauro Milone di Amèlie Nothomb, con la regia e la drammaturgia di Samuele Chiovoloni Combustibili è rimasto in scena al Teatro India fino al 19 febbraio.